Potrebbe arrivare entro fine ottobre la tanto attesa risposta della Corte dei Conti sull’iter procedurale del Ponte sullo Stretto di Messina.
Se l’esito sarà positivo, i primi cantieri potrebbero aprire già a novembre, su entrambe le sponde dello Stretto, tra Sicilia e Calabria.
A confermarlo è il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, intervenuto al Forum di Conftrasporto-Confcommercio: “Siamo a un passo dall’inizio dei lavori, dopo un secolo di parole. Se la Corte darà l’ok, si parte", ha dichiarato.
Il progetto, tornato al centro del dibattito politico e tecnico, continua a dividere l’opinione pubblica.
Salvini ha puntato il dito contro le opposizioni ambientaliste, accusandole di ostacolare un’opera che, a suo dire, ridurrà drasticamente tempi di percorrenza e congestione sullo Stretto.
Intanto il MIT cerca di spegnere le polemiche nate attorno alle osservazioni della Corte dei Conti. Il sottosegretario Tullio Ferrante (FI) ha chiarito che si tratta di rilievi istruttori, non di un giudizio negativo sul merito del progetto.
Le richieste di integrazione documentale sono già state soddisfatte e trasmesse al Dipartimento per la programmazione economica.
Ferrante ha ribadito che il progetto definitivo è stato elaborato nel pieno rispetto delle normative italiane ed europee, con un’attenzione particolare a sicurezza sismica, aerodinamica e sostenibilità ambientale.
L’iter valutativo, ha aggiunto, si è concluso con due pareri favorevoli in sede VIA-VAS, confermando la coerenza delle misure di compensazione con gli obiettivi della rete Natura 2000.
Dal punto di vista economico, il piano si presenta sostenibile: le stime sui flussi veicolari e il modello tariffario previsti sarebbero in grado di coprire integralmente i costi di esercizio e manutenzione dell’opera.
Restano invece fortemente critiche le opposizioni parlamentari. Tra le voci più scettiche, quella del deputato del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo, intervenuto in occasione del question time in Commissione Ambiente e Infrastrutture per sollevare dubbi sulla reale fattibilità dell’opera.
"Il ponte sullo Stretto – ha dichiarato Santillo – resta un progetto ancora privo di fondamenta concrete. È un’infrastruttura per ora del tutto ipotetica, e le parole del sottosegretario ai Trasporti Ferrante durante la seduta ne sono la conferma".
Secondo l’esponente M5s, il governo proseguirebbe sulla linea della propaganda, dando interpretazioni eccessivamente ottimistiche della valutazione della Corte dei Conti sulla delibera Cipess, nonostante — sottolinea — i numerosi rilievi sollevati dagli stessi giudici contabili.
"Un conto è il via libera finanziario, un altro quello tecnico. Stiamo parlando di un’opera ingegneristica complessa, che richiede un'approvazione tecnica piena e inequivocabile. Se ci fosse davvero, i cantieri sarebbero già aperti," prosegue Santillo.
"Invece, assistiamo a continui annunci da parte del ministro Salvini, che ogni mese promette l’avvio imminente dei lavori, senza che nulla di concreto si muova".
Il deputato rilancia infine la proposta di affidare la documentazione al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, affinché l’iter possa essere valutato con maggiore rigore e trasparenza.
"Il ponte non è solo un’idea discutibile: rischia di trasformarsi in un clamoroso errore. E se non verrà mai realizzato, Salvini passerà alla storia come il protagonista della più grande illusione infrastrutturale dell’Italia repubblicana".
Intanto, per fare chiarezza sul progetto e rispondere alle numerose informazioni ritenute fuorvianti, è stato organizzato un grande evento a Roma.
“Un Ponte per crescere” si terrà il 30 ottobre alle ore 17 a Palazzo Valentini, promosso dall’Accademia Calabra insieme a diversi Rotary Club.
Tra gli interventi previsti, quello dell’Ad della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci (“L’ingresso nella fase realizzativa”), del direttore tecnico Valerio Mele (“Il progetto definitivo”) e del Presidente dell’Accademia Giacomo Francesco Saccomanno, che parlerà delle “infrastrutture oltre il Ponte”.
Spazio anche al contributo accademico con Leandra D’Antone (Sapienza) e Agostino Nuzzolo (Tor Vergata), che illustreranno le implicazioni strategiche dell’opera a livello euromediterraneo.
A concludere l’incontro sarà il ministro Salvini, in una serata definita dagli organizzatori "un momento di verità per far conoscere lo stato reale del progetto e il suo valore strategico".
Il Ponte, viene ribadito, "è una grande opera ingegneristica, a un passo dal diventare realtà".