Sulla linea Parma–Suzzara, gestita da Tper e parte della rete Ferrovie Emilia-Romagna (FER), si ripetono con frequenza i problemi legati al malfunzionamento delle porte dei convogli diesel in servizio, che a quanto abbiamo appreso sarebbero le automotrici ALn 067÷082 note anche come tipo 72422 o più familiarmente le "Turche". 

Secondo numerose segnalazioni dei pendolari, il problema si manifesta sempre nello stesso modo: le porte restano incastrate tra la pedana retrattile del treno e la banchina, il cui piano di calpestio risulta più alto rispetto al bordo del veicolo. 

La differenza di quota impedisce la corretta chiusura automatica delle ante, rendendo necessario l’intervento manuale del capotreno, che deve forzarne la chiusura per consentire la ripartenza.

Il caso di lunedì – studenti bloccati in stazione

Lunedì scorso il problema ha causato un disservizio particolarmente grave: un gruppo di studenti pendolari, diretti a Guastalla, è rimasto bloccato in stazione senza possibilità di rientro. Il convoglio interessato era il Regionale 90324, in partenza da Parma alle 13.32 e diretto a Suzzara, che non ha potuto lasciare la stazione a causa del malfunzionamento delle porte.

Fonti interne a Tper riferiscono che il problema riguardava un solo rotabile diesel, già precedentemente ritirato dalla circolazione proprio per anomalie analoghe. Tuttavia, a causa di uno sciopero del personale presso lo scalo di Dinazzano Po, non è stato possibile rifornire di gasolio il treno sostitutivo. Per evitare la cancellazione della corsa, il convoglio problematico è stato temporaneamente reintrodotto in servizio, con le conseguenze note. Attualmente, sulla linea Parma–Suzzara operano quattro treni diesel, tutti appartenenti alla flotta regionale Tper, in attesa della transizione all’elettrico.

Verso l’elettrificazione della linea

L’azienda conferma che la Parma–Suzzara è già predisposta per l’elettrificazione: l’infrastruttura è stata adeguata e i lavori tecnici risultano completati. Manca soltanto l’autorizzazione formale da parte di Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali). Una volta ottenuto il via libera, la Regione Emilia-Romagna potrà procedere all’introduzione dei nuovi treni elettrici Coradia Stream, destinati a sostituire integralmente la flotta diesel attuale.

Secondo il cronoprogramma regionale, la linea elettrificata entrerà in esercizio nei primi mesi del 2026, migliorando sensibilmente l’affidabilità e la qualità del servizio grazie a convogli più moderni, silenziosi e a minor impatto ambientale. Nel frattempo, tuttavia, studenti e pendolari continuano a segnalare ritardi, guasti e frequenti soppressioni parziali, con un crescente senso di sfiducia verso la possibilità di un miglioramento nel breve periodo.

Puntualità in calo nel terzo trimestre 2025

Secondo il report ufficiale FER – terzo trimestre 2025, la puntualità media dei treni regionali si è attestata al 90,3% su un totale di 11.860 convogli monitorati. Nell’82,9% dei casi i ritardi risultano compresi tra 6 e 15 minuti, soglia considerata di “minore impatto” secondo la classificazione aziendale.

Nel dettaglio, le performance migliori si registrano sulle linee Reggio Emilia–Ciano d’Enza (92,6%) e Reggio Emilia–Guastalla (91,4%), mentre la Parma–Suzzara evidenzia un dato sensibilmente inferiore, pari al 77,5%, tra i più bassi della rete FER. Le corse notturne (00–06) restano le più puntuali, con il 94,9%, seguite da quelle mattutine (06–09) con il 91,6%. Il mese di settembre, tuttavia, ha segnato un calo generale della regolarità – 87% di puntualità complessiva – che ha inciso negativamente sul risultato trimestrale.