Il marciapiede del tunnel esterno alla stazione di Pescara Centrale trasformato in un urinatoio. Succede regolarmente di notte, quando utenti e passeggeri trovano chiusi i servizi igienici e non sanno dove espletare i propri bisogni.

I bagni, infatti, - secondo quanto riporta Il Centro - sarebbero inaccessibili dalle 22 alle 6, anche a chi è munito di regolare titolo di viaggio. Le alternative sono due: trattenersi fino all’arrivo del treno oppure arrangiarsi, urinando nel sottopasso o lungo i marciapiedi dell’area esterna.

A peggiorare il quadro, vi è anche la presenza costante di clochard che si accampano nei pressi della stazione e che, con ogni probabilità, contribuiscono al degrado igienico della zona con i loro bisogni fisiologici all’aperto.

Rete Ferroviaria Italiana - secondo il quotidiano abruzzese - avrebbe giustificato la chiusura notturna dei servizi igienici con motivazioni legate alla sicurezza e alla carenza di personale. Durante il giorno, i bagni sono comunque a pagamento, mentre nelle ore notturne l’accesso alla stazione è consentito solo ai viaggiatori muniti di biglietto.

Il problema è che in giornate calde come quelle estive, alcune aree emanano un odore nauseabondo

Emergenza dei piccioni

Un’ulteriore emergenza, di carattere sanitario, è rappresentata poi dai piccioni, che entrano spesso indisturbati nell’atrio della stazione.

Si aggirano soprattutto nelle aree dei bar interni, attirati dai residui di cibo lasciati cadere dai passeggeri.

I piccioni defecano direttamente a terra, spesso accanto alle zone in cui si mangiano o servono alimenti, creando una condizione igienico‑sanitaria a rischio.

Fuori non va meglio

I parcheggi antistanti la stazione sono poi sistematicamente affollati e completamente esposti al sole, senza alcuna copertura o zona d’ombra, cosa particolarmente antipatica in questa stagione.

La piazza antistante, dove un tempo sorgeva la vecchia stazione, appare oggi spoglia, mal progettata e poco funzionale: uno spazio urbano che necessita di una riqualificazione radicale per diventare accogliente e fruibile.

Lavori sono in corso su una parte della zona ma sembrano ben lungi dall'essere finiti e comunque dal risolvere qualcosa. 

È paradossale che una stazione inaugurata pochi decenni fa come simbolo di modernità ed efficienza stia rapidamente passando da “gioiellino” a infrastruttura poco friendly, sia per i passeggeri sia per chi li attende in auto.

Una realtà urbana che meriterebbe una riqualificazione urgente, all’altezza del ruolo strategico che Pescara ricopre nell’offerta di trasporti regionale e nazionale.