Questa volta non si tratta di promesse elettorali o di ipotesi future, ma di dati concreti: la linea Ponte nelle Alpi–Calalzo resterà chiusa per sei mesi l’anno anche nel 2026 e nel 2027. 

A confermarlo è il Prospetto Informativo della Rete pubblicato da RFI. Non si tratta di indiscrezioni: è scritto nero su bianco.

Il PD all’attacco: “Silenzio sui cittadini”

A portare la questione alla ribalta è Alessandro Del Bianco, segretario provinciale del PD Belluno Dolomiti: «Le informazioni sono pubbliche – spiega – ma nessuno ha avuto il coraggio di comunicarle chiaramente ai cittadini del Cadore. Né il senatore, né la vicepresidente della Provincia».

Le chiusure previste? Da metà settembre a metà dicembre, e poi di nuovo da metà marzo a inizio giugno: periodi nei quali la linea è particolarmente utilizzata da studenti, pendolari e lavoratori.

Del Bianco è diretto: «Colpisce che l’unico parlamentare bellunese, invece di affrontare il problema, accusi il PD di “spargere fango” e divaghi parlando di stazioni ristrutturate, che nulla hanno a che vedere con il servizio ferroviario».

“Una ferrovia a singhiozzo non è un servizio”

Il Partito Democratico critica una gestione frammentata della tratta, temendo la perdita di passeggeri e il progressivo indebolimento dell’intera linea. «La ferrovia non può essere considerata un servizio stagionale – ribadisce Del Bianco –. Il Cadore ha bisogno di collegamenti affidabili e costanti tutto l’anno».

E alle rassicurazioni di facciata non crede: «Abbiamo già visto com’è finita con il Cadore Express, tra fanfare, Santanchè e Lino Banfi. Ora serve ben altro».

La Regione minimizza: “Nessuna chiusura programmata”

L’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, replica: «Non c’è alcuna intenzione di chiudere la linea. Negli ultimi dieci anni RFI ha investito 65 milioni di euro, di cui 11 milioni previsti nel 2025 grazie ai fondi olimpici».

Per De Berti, la Ponte–Calalzo non è un “ramo secco”, ma un’infrastruttura strategica per la mobilità della montagna veneta, destinata a rimanere attiva anche dopo le Olimpiadi.

Il nodo: servizio continuo o interrotto?

Resta però un interrogativo: dopo il 2026 la tratta sarà operativa tutto l’anno? Il PD chiede impegni scritti da Regione, Governo e RFI. Come conclude Del Bianco: «È il minimo indispensabile. Sarebbe sorprendente se qualcuno non fosse d’accordo».