Proseguono senza intoppi le attività propedeutiche al raddoppio ferroviario della tratta Empoli–Granaiolo, parte strategica della linea Firenze–Empoli–Siena.
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha infatti completato nei tempi previsti gli interventi programmati durante l’estate, consentendo la ripresa della circolazione ferroviaria tra le due località a partire dal prossimo 1° settembre, dopo due mesi di sospensione.
Durante questo periodo, per mitigare i disagi ai viaggiatori, è stato attivato un servizio sostitutivo con autobus tra Empoli e Granaiolo, esteso in alcune fasce orarie anche fino a Siena.
Un sacrificio necessario, reso indispensabile dagli interventi sui sottoservizi e sulle infrastrutture minori, fondamentali per aprire la strada al cantiere vero e proprio.
Nessun ritardo sul cronoprogramma annunciato: RFI conferma che tutte le operazioni sono state portate a termine secondo quanto previsto.
Il prossimo step sarà la pianificazione delle opere principali per il raddoppio vero e proprio della linea, attese – secondo le previsioni – entro la fine dell’anno.
Il progetto riguarda circa 10 km di linea tra Empoli e Granaiolo, e si inserisce in un più ampio disegno di potenziamento infrastrutturale che prevede il completamento del doppio binario fino a Poggibonsi, servendo così i principali centri abitati della zona.
Tra gli obiettivi del raddoppio: maggiore regolarità e affidabilità del servizio, incremento delle frequenze, eliminazione di tutti i passaggi a livello attualmente presenti e introduzione di nuovi apparati tecnologici per la gestione del traffico ferroviario.
I benefici attesi sono rilevanti: si passerà dagli attuali 4 treni/ora per direzione fino a 10 treni/ora, con un impatto positivo anche in termini di sostenibilità ambientale.
L’opera favorirà infatti la mobilità di pendolari e turisti, contribuendo alla riduzione del traffico su gomma e delle emissioni di CO₂.
L’investimento complessivo previsto per l’intervento è pari a 167 milioni di euro, una cifra importante che punta a colmare il divario infrastrutturale della provincia di Siena e a rafforzare l’asse ferroviario tra il capoluogo toscano e il sud della regione.