Arezzo lancia un grido d’allarme: i treni Frecciarossa potrebbero presto non fermarsi più nella stazione cittadina.

A denunciarlo, su Arezzo24, è il Comitato SAVA (Stazione AV Arezzo), che sostiene di aver ricevuto conferme da tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) circa il rischio di esclusione di Arezzo dalle fermate dell’Alta Velocità, nel caso in cui venga realizzata la nuova stazione Medioetruria a Creti.

Secondo le informazioni raccolte dal Comitato, il progetto della nuova stazione sarebbe ormai in fase avanzata di progettazione, con una presentazione ufficiale attesa a breve.

I tecnici spiegano che la scelta di Creti sarebbe una conseguenza “naturale”: la linea Direttissima, che attraversa per oltre 60 chilometri la provincia di Arezzo, includerebbe infatti la futura stazione come punto di fermata fisso per dieci coppie di treni in direzione nord e sud.

Per il Comitato SAVA, una simile prospettiva rappresenterebbe un grave danno non solo per la città, ma per l’intero territorio provinciale.

“La fermata AV a Creti significherebbe isolare Arezzo e penalizzare migliaia di pendolari e viaggiatori. Serve una visione che valorizzi il ruolo strategico della nostra città, non che lo indebolisca”, afferma il Comitato.

Secondo l’associazione, le conseguenze sarebbero pesanti in entrambi gli scenari oggi allo studio:

  • Nel caso di potenziamento della linea esistente, i costi complessivi in trent’anni sarebbero simili a quelli necessari per costruire una nuova stazione.

  • Nel caso della realizzazione della stazione AV a Creti, Arezzo perderebbe le tre coppie di treni Alta Velocità attualmente attive, mantenute grazie al contributo annuo di circa 2,5 milioni di euro delle Regioni Toscana e Umbria.

Il Comitato SAVA rivolge infine un appello alle istituzioni affinché il protocollo d’intesa tra Toscana e Umbria possa segnare un punto di svolta, bloccando quella che definisce “una scelta folle” e restituendo ad Arezzo la centralità e la dignità che le spettano nel sistema dell’Alta Velocità.