
Il ritorno di Anas sotto il controllo diretto dello Stato sarebbe ormai vicino.
Il ministero dell’Economia starebbe valutando lo scorporo dal Gruppo FS, con tecnici già al lavoro sulla separazione dei bilanci.
Lo rende noto il quotidiano la Repubblica.
L’operazione, sostenuta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, punterebbe a ridare centralità alle opere stradali e potrebbe essere formalizzata entro l’anno con un emendamento alla manovra.
L’integrazione tra Anas e FS, nata nel 2018 con il governo Gentiloni per creare un “polo unico delle infrastrutture”, non avrebbe prodotto i risultati attesi.
La Corte dei conti ha segnalato nel 2021 la mancanza di vere sinergie: FS opera come gruppo industriale autonomo, mentre Anas resta vincolata alle logiche di una società pubblica.
Dal 2024 il governo Meloni ha avviato una revisione dell’assetto, istituendo la nuova Spa Autostrade per lo Stato, che nel 2025 ha rilevato da Anas le partecipazioni più redditizie nel settore dei pedaggi.
Una volta separata da FS, Anas resterebbe pubblica ma con una nuova missione: supportare Province e Comuni nella progettazione e realizzazione di opere stradali, spesso bloccate per mancanza di risorse tecniche.
In questo modo tornerebbe a essere il principale strumento operativo dello Stato per la manutenzione e la sicurezza della rete viaria.