
La storica officina di Bus Italia, ex FCU di Umbertide, dove per oltre un secolo si sono svolte manutenzione, riparazione e gestione dei treni, chiuderà il 31 dicembre 2025.
L’annuncio è stato dato dagli stessi lavoratori: tre impiegati amministrativi e 27 operai, che dal 1° gennaio 2026 verranno ricollocati in altri ruoli all’interno del settore ferroviario, secondo quanto comunicato dalla Direzione Risorse Umane di Bus Italia.
Con il trasferimento del ramo ferroviario di Buitalia a Trenitalia Umbria, l’attività di manutenzione presso le strutture di Umbertide non sarà più prevista dal nuovo gestore.
I lavoratori avevano chiesto che il loro ricollocamento tenesse conto delle competenze, dell’esperienza accumulata e della vicinanza al luogo di residenza. Tra le soluzioni ritenute più accettabili erano state proposte la manutenzione dei rotabili nelle grandi officine di Foligno, il passaggio ad Anas o la manutenzione dell’infrastruttura aerea tramite RFI.
Tuttavia, spiegano le maestranze, queste ipotesi sono state scartate attraverso una comunicazione impersonale via email, che ha invece proposto ai dipendenti ruoli come capotreno, manovratore a terra, addetto alle vendite o controllo pulizie nelle sedi di Perugia, Foligno e Terni. Non sono state previste opzioni di pre-pensionamento né tutele particolari per il personale over 60, ignorando l’impegno e la passione di chi ha svolto per decenni la manutenzione dei mezzi con professionalità e dedizione. La lettera dei lavoratori si chiude con un amaro, quanto ironico, ringraziamento a istituzioni, politica e sindacati.

“Sarà un processo complesso e delicato, ma riponiamo molta fiducia, poiché sappiamo che queste maestranze, una volta ricollocate, vedranno un miglioramento economico e qualitativo del lavoro”, ha dichiarato Ciro Zeno, segretario generale Filt Cgil Umbria, commentando la chiusura dell’officina ex FCU. Il sindacato segue la vicenda, che coinvolge 103 unità tra macchinisti, capotreni, personale indiretto e di officina, assicurando che nessuno perderà il posto di lavoro.
Zeno sottolinea comunque la fine di un’epoca: “Oltre cento anni di storia ferroviaria a Umbertide stanno per chiudersi, e questo dispiace. Tuttavia, in Umbria esiste una grande officina come quella di Foligno, quindi l’officina di Umbertide non avrebbe più ragione di continuare a operare.” Il segretario invita inoltre a evitare strumentalizzazioni politiche: “Si sta parlando della dignità dei lavoratori, serve responsabilità da parte di tutti. La chiusura delle Officine di Umbertide è una vicenda che si trascina da quasi quattro anni. Lotteremo fino in fondo affinché tutti abbiano un buon lavoro il più vicino possibile a casa”.
La polemica politica è già iniziata. L’ex assessore regionale Enrico Melasecche critica la consigliera Letizia Michelini: “Fare promesse elettorali ingannando i lavoratori sul mantenimento dell’officina FCU, nonostante la prossima dismissione dei treni a gasolio, non autorizza a mistificare la realtà. La situazione della FCU, che il centrodestra ha ereditato dal Pd, era drammatica”.
Foto di Marco Bertuola