Un’altra «estate difficile» per i pendolari della Torino-Milano si riassume in un numero eloquente: a luglio un treno su tre è giunto a destinazione in ritardo.

A renderlo noto è La Stampa secondo la quale su 1.252 corse, ben 102 hanno accumulato oltre 15 minuti di rallentamento. Una condizione sempre più insostenibile per chi sceglie il trasporto pubblico come alternativa all’auto privata e si ritrova quotidianamente a fare i conti con disagi di ogni tipo.

«Tra ritardi cronici, cancellazioni improvvise, guasti, carenza di informazioni e carrozze sovraffollate a causa dei climatizzatori fuori uso, negli ultimi mesi i pendolari della linea hanno dovuto sopportare una lunga serie di disservizi», denuncia Simona Paonessa, consigliera regionale del Pd e pendolare vercellese.

«In alcune vetture la temperatura ha sfiorato i 40 gradi – aggiunge – e comitati, coordinamenti e associazioni hanno più volte segnalato criticità che condivido in prima persona, da utilizzatrice del servizio ferroviario. Tutto ciò non solo penalizza lavoratori, studenti e turisti, ma rischia di compromettere definitivamente l’affidabilità della linea».

I dati confermano il quadro critico. «A maggio i ritardi oltre i 15 minuti hanno coinvolto 126 treni su 1.278, mentre 328 convogli hanno viaggiato con un ritardo tra i 5 e i 14 minuti. Le corse soppresse sono state 52 e la puntualità complessiva si è fermata al 59%. A luglio la situazione non è migliorata: 102 treni su 1.252 hanno registrato oltre 15 minuti di ritardo, mentre altri 306 hanno viaggiato con ritardi fra i 5 e i 14 minuti. La puntualità complessiva è salita solo al 66%», sottolinea ancora Paonessa.

Per questo la consigliera, impegnata da inizio mandato sul fronte dei trasporti, ha presentato un’interrogazione all’assessore Marco Gabusi per chiedere quali misure urgenti la Regione intenda adottare per porre fine ai disservizi.

«Le infrastrutture necessitano di manutenzione, di una programmazione attenta dei lavori e di investimenti concreti. Non basta aver ottenuto, dal 15 giugno, due treni in più sulla tratta Torino-Milano: i pendolari, che pagano biglietti e abbonamenti sempre più cari, hanno diritto a viaggiare in sicurezza e con serenità», conclude.