Un fronte comune per tutelare i diritti dei pendolari. A Sarzana, per la prima volta dall’insediamento della giunta, maggioranza e opposizione si sono ritrovate compatte su un tema cruciale per il territorio: la mobilità ferroviaria lungo l’asse Sarzana–Genova.

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale sono state approvate all’unanimità due mozioni – una principale, firmata dai gruppi di minoranza (Partito Democratico e Sarzana Protagonista), e una incidentale, sottoscritta da tutta la maggioranza (Cristina Ponzanelli Sindaco, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Vince Liguria e Sarzana Noi Moderati).

Entrambe puntano a contrastare l’aumento dei costi dei biglietti e a chiedere il ripristino della fermata di Sarzana per il Frecciarossa Torino Porta Nuova–Roma Termini.

Il treno ad alta velocità in questione, in partenza da Torino alle 15:07 e transitante da Genova intorno alle 17:00, rappresentava infatti una risorsa fondamentale per i tanti pendolari della Val di Magra – studenti e lavoratori – che ogni giorno affrontano il tragitto verso nord per poi rientrare nel tardo pomeriggio.

«Ad agosto i comitati dei pendolari hanno manifestato il loro dissenso – ha spiegato in aula il consigliere Vico Ricci (PD) – perché, a seguito della riclassificazione di alcuni treni, chi possedeva la Carta Tuttotreno si è visto negare l’accesso a diverse corse.

La stazione di Sarzana ha subito una significativa riduzione delle fermate, penalizzando i viaggiatori soprattutto nel viaggio di ritorno».

Ricci ha inoltre ricordato come Trenitalia e Regione Liguria abbiano in essere un contratto di servizio di durata quindicennale (2018–2032), che prevede – almeno formalmente – un confronto tra le parti prima di modificare tratte o servizi.

Consultazione che, secondo quanto emerso, in questo caso non sarebbe avvenuta.

A fargli eco, Francesco Sergiampietri (Forza Italia), relatore della mozione incidentale, ha sottolineato come la questione coinvolga «un numero elevato di cittadini» e ha riferito che l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola avrebbe avuto più interlocuzioni con Trenitalia.

«Dalle informazioni in nostro possesso – ha dichiarato – il blocco degli aumenti tariffari potrebbe essere prorogato fino al 30 novembre, forse fino alla fine dell’anno. Ma non basta. Dobbiamo fare pressione affinché la stazione di Sarzana venga reinserita sulla tratta di un treno fondamentale per la vallata».

Un appello condiviso da tutti i gruppi e sostenuto dal sindaco Cristina Ponzanelli, che ha invitato i consiglieri ad approvare entrambe le mozioni per dare un segnale forte alla Regione Liguria e a Trenitalia.

L’obiettivo: garantire un servizio ferroviario equo, efficiente e accessibile, in linea con le reali esigenze dei pendolari della Val di Magra.