
Il governo russo ha dato mandato alle Ferrovie Russe (RZD) di mettere in vendita un grattacielo di 62 piani nel cuore di Mosca, nell’ambito di una strategia volta a ridurre l’ingente debito del monopolio ferroviario statale, stimato in circa 50 miliardi di dollari.
La notizia è stata riferita da Reuters, citando tre fonti vicine al dossier.
L’edificio in questione sono le “Moscow Towers”, parte del complesso direzionale Moscow City, moderno quartiere di grattacieli sulle rive del fiume Moscova.
La cessione dell’immobile sarebbe stata discussa nel corso di una recente riunione di governo, con l’obiettivo di reperire liquidità senza ricorrere ad aumenti significativi delle tariffe per il trasporto merci.
RZD, che impiega circa 700.000 persone ed è il maggiore datore di lavoro commerciale del Paese, sta affrontando una fase complessa: il rallentamento dell’economia di guerra ha inciso sui ricavi, mentre il costo del debito è cresciuto rapidamente a causa dei tassi di interesse ai massimi degli ultimi vent’anni.
Secondo una delle fonti citate da Reuters, l’ordine impartito prevede che la vendita avvenga a un prezzo non inferiore a quello di acquisto del 2024, pari a 193,1 miliardi di rubli (circa 2,42 miliardi di dollari), come riportato dai quotidiani russi Kommersant, Vedomosti e RBC.

Né il governo né le Ferrovie Russe hanno rilasciato commenti ufficiali.
La possibile alienazione dell’immobile si inserisce in un quadro economico in peggioramento: dopo una crescita del 4,3% nel 2024, l’economia russa è attesa espandersi solo dell’1,0% nel 2025, rendendo più complessa la ricerca di un acquirente disposto a investire cifre così elevate.
Restano allo studio altre opzioni per sostenere RZD, tra cui la ristrutturazione del debito, sussidi statali e interventi fiscali, mentre è ancora sul tavolo l’ipotesi di convertire parte del debito bancario in azioni.
Tuttavia, il CEO di VTB, Andrei Kostin, ha già reso noto che i creditori hanno respinto una proposta di conversione per 400 miliardi di rubli.
Le Ferrovie Russe avevano inizialmente previsto di trasferire la propria sede centrale nelle Moscow Towers, finanziando l’operazione attraverso la vendita di altri immobili a uso ufficio nella capitale. Un piano che, alla luce delle attuali difficoltà finanziarie, non ha mai trovato attuazione.