Il 24 novembre 2025 il Tribunale amministrativo federale svizzero ha sospeso in via cautelare il decreto con cui l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) aveva introdotto nuove misure di sicurezza per i carri merci.
La decisione, accolta positivamente dall’International Union of Wagon Keepers (UIP), blocca temporaneamente l’applicazione delle prescrizioni emanate tra settembre e ottobre, in attesa dell’esito del procedimento. Per l’associazione, la sospensione evidenzia la necessità di interventi basati su dati solidi e uniformi a livello europeo.
Il provvedimento dell’UFT nasce dal deragliamento del 10 agosto 2023 nella galleria di base del San Gottardo, che ha causato ingenti danni e una lunga chiusura del tunnel.
L’indagine pubblicata nel giugno 2025 ha segnalato rischi di rottura delle ruote legati ai freni in materiale composito e criticità nei controlli e nella tracciabilità dei componenti, pur nel rispetto formale delle norme vigenti. In seguito, le FFS hanno annunciato l’uscita graduale dei carri con freni LL entro fine 2025.
Le misure introdotte dall’UFT prevedevano un diametro minimo delle ruote più elevato, ispezioni più frequenti, documentazione obbligatoria delle verifiche, test di percussione e nuove indicazioni per i macchinisti, con attuazione entro il 31 dicembre 2025.
Le prescrizioni hanno però suscitato opposizioni diffuse: associazioni svizzere, italiane ed europee le hanno definite unilaterali e onerose, oltre che in contrasto con il principio di interoperabilità UE-Svizzera.
Operatori come Ermewa, Gatx e Vtg hanno presentato ricorso, mentre l’UFT ha successivamente modificato alcune disposizioni: criteri ispettivi basati solo sui chilometri percorsi e proroga delle verifiche tecniche fino al 2026. Altri obblighi sono rimasti invariati.
UIP continua comunque a denunciare un’evoluzione normativa non armonizzata e a chiedere un maggior ruolo del Joint Network Secretariat dell’Agenzia ferroviaria europea.
La sospensione del tribunale si inserisce in questo quadro e apre la strada a un confronto più ampio, in attesa delle nuove raccomandazioni europee previste entro fine anno.