A più di un mese dall’interruzione della circolazione ferroviaria tra Santa Maria la Bruna e Torre Annunziata, sulla linea storica Napoli–Salerno, arrivano finalmente segnali concreti verso la riapertura.
I lavori di messa in sicurezza degli edifici a rischio sarebbero ufficialmente partiti e, secondo quanto riferito, il pericolo sarebbe ormai in via di eliminazione.
A dirlo è l’avvocato Giuseppe De Luca, legale dei proprietari coinvolti nella controversia con Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
La sospensione del traffico, attiva dallo scorso 9 settembre, si era resa necessaria a causa della presenza di un fabbricato fatiscente situato a ridosso dei binari e considerato a rischio crollo.
“È assolutamente falso che i miei assistiti non abbiano risposto alle richieste – dichiara De Luca –. Siamo in costante contatto con l'Ufficio Tecnico del Comune, ma si tratta di interventi complessi che richiedono tempo e attenzione, non si possono improvvisare.”
Secondo quanto riferito dal legale, sono due gli immobili interessati dal provvedimento.
Per uno dei due, i lavori di messa in sicurezza sono già stati completati e a breve sarà disponibile anche il certificato che ne attesta la conformità. Per l’altro, le operazioni sono iniziate dopo una proroga richiesta al Comune, dovuta a problematiche burocratiche e alla natura tecnica dell’intervento.
“Ci tengo a sottolineare – aggiunge De Luca – che nessuno dei miei clienti si è mai sottratto alle proprie responsabilità. Semplicemente, era necessario fare chiarezza sulle competenze e predisporre gli interventi in modo adeguato”.
Parole che respingono al mittente le accuse di RFI, secondo cui non ci sarebbe stata collaborazione da parte dei privati. Ora, con i cantieri finalmente aperti, sembra davvero vicina una soluzione definitiva.
Una notizia attesa con ansia da pendolari, lavoratori e studenti dell’area vesuviana, costretti da settimane a fare i conti con disagi e corse sostitutive.
Resta da capire quando i treni potranno tornare a circolare regolarmente sulla tratta, ma l’orizzonte appare finalmente meno incerto.
Fonte Il Corrierino on line