Una partecipazione record ha caratterizzato ieri ad Albenga la 75ª Festa del Ringraziamento, tradizionale momento di celebrazione per il mondo agricolo e occasione per ribadire l’importanza della comunità, della terra e della tutela del paesaggio rurale.

Nel corso dell’omelia del Vescovo Guglielmo Borghetti e nel messaggio del presidente di Coldiretti Savona, Marcello Grenna, è emersa forte la preoccupazione per il progetto di spostamento a monte della ferrovia Andora–Finale.

Il nuovo tracciato, così come attualmente concepito, comporterebbe un pesante consumo di suolo agricolo nel cuore della Piana di Albenga.

«La nostra festa nasce per ringraziare la terra, chi la coltiva e chi la difende — spiega Grenna —. Ma è inevitabile che in una giornata come questa riaffiori la gravità di ciò che sta accadendo nella piana agricola più importante della Liguria.

Lo spostamento della ferrovia comporterebbe la perdita di oltre 100 ettari di terreno, un patrimonio strategico per l’economia regionale. È un progetto inaccettabile, che non porta benefici al settore agricolo e richiede sacrifici enormi alle imprese».

La Piana di Albenga rappresenta il principale polo agroalimentare ligure, con produzioni di eccellenza che spaziano dagli ortaggi al florovivaismo, passando per le piante aromatiche. Un territorio che ha costruito lavoro, identità e valore aggiunto per l’intera regione.

«È fondamentale che un’opera pubblica rispetti chi ogni giorno mantiene vivo il territorio — aggiunge Antonio Ciotta, direttore di Coldiretti Savona —. Allontanare la linea ferroviaria e spostare la stazione lontano dal centro urbano significa penalizzare cittadini, pendolari e turismo, senza reali vantaggi.

Modernizzare le infrastrutture è necessario, ma non a costo di distruggere una delle aree agricole più produttive della Liguria. Serve una soluzione alternativa che tuteli le imprese e salvaguardi l’equilibrio ambientale della piana».

Simbolo della mobilitazione, durante la festa sono stati esposti trattori con cartelli di protesta, a testimonianza della ferma posizione del mondo agricolo.

Coldiretti Savona rinnova la richiesta di una revisione del progetto, puntando a un raddoppio ferroviario che non comprometta il patrimonio agronomico, sociale e paesaggistico della regione.