Oggi segna una data storica per il trasporto ferroviario veneto: entra ufficialmente in esercizio l’elettrificazione della linea Treviso–Montebelluna–Belluno con il primo treno effettuato dall'ETR 343 n.04.

L’intervento riguarda circa 85 chilometri di binario unico e rientra in un investimento complessivo di 200 milioni di euro, di cui 120 destinati direttamente a questa direttrice (la Conegliano–Belluno è già elettrificata da alcuni anni).

Va ricordato che il percorso di elettrificazione si è sviluppato per tappe successive: il 13 dicembre 2020 è stata attivata la trazione elettrica tra Castelfranco Veneto e Montebelluna, mentre il 10 giugno 2021 è toccato al tratto Conegliano Veneto–Ponte nelle Alpi. Con l’attivazione della Treviso–Montebelluna–Belluno si chiude dunque il cerchio, completando l’elettrificazione dell’intero “anello basso” del Bellunese.

L’opera, finanziata anche con fondi PNRR e strategica in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, è stata realizzata nel pieno rispetto dei tempi fissati all’avvio dei lavori nel 2021. Come sottolinea RFI, si è trattato di un intervento particolarmente complesso su infrastrutture esistenti e in un territorio orograficamente difficile: sono stati abbassati e consolidati 13 tunnel, riorganizzati i piazzali di stazione a Feltre e Santa Giustina con nuovi sottopassi e ascensori, ricostruiti tre cavalcaferrovia e installato il Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT). Realizzate anche le sottostazioni elettriche di Montebelluna, Sedico e Alano, oltre all’adeguamento degli impianti di segnalamento e telecomunicazione.

I lavori, svolti durante lunghe interruzioni della circolazione e con il coinvolgimento medio di 75-80 addetti, hanno richiesto un coordinamento straordinario tra diverse strutture di RFI e numerose imprese specializzate, con l’obiettivo di limitare l’impatto sul territorio. Il risultato rappresenta un passo concreto verso una mobilità più sostenibile ed efficiente.

In vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi, il servizio ferroviario verso le località montane sarà inoltre fortemente potenziato, con collegamenti a cadenza oraria da e per Calalzo, Pieve di Cadore e Cortina, dalla mattina presto fino a sera inoltrata. Sempre oggi riprende il servizio regolare sulla linea Conegliano–Belluno/Calalzo, chiusa da tre mesi per consentire, tra l’altro, l’avvio dei lavori del nuovo sottopasso pedonale nella stazione di Vittorio Veneto. Il cantiere non è ancora concluso, ma l’uscita del sottopasso è già visibile sul marciapiede tra il primo e il secondo binario; restano temporaneamente inagibili alcune aree della stazione.

Riapertura ed elettrificazione cambiano in modo significativo l’offerta sulla Belluno–Padova. L’associazione TreniBelluno evidenzia come, dal 14 dicembre, entreranno in servizio treni elettrici tra Treviso e Montebelluna e tra Belluno e Padova, consentendo finalmente collegamenti diretti senza cambio a Montebelluna. Dopo anni di lavori e interruzioni, viene così mantenuta la promessa fatta nel giugno 2021, un risultato tutt’altro che scontato nel panorama delle grandi opere pubbliche italiane.

Secondo TreniBelluno, l’elettrificazione – che in Veneto ha interessato oltre 200 chilometri di linee ferroviarie – risponde soprattutto ai limiti strutturali dei treni diesel in termini di prestazioni, affidabilità e capacità, limiti che avevano portato in passato alle contestate rotture di carico. L’introduzione dei treni elettrici ha già prodotto benefici misurabili, con un netto miglioramento della puntualità e della regolarità del servizio.

L’associazione ricorda tuttavia che l’elettrificazione da sola non basta a ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza su linee a binario unico e tracciato tortuoso come quelle bellunesi: per aumentare davvero la velocità commerciale servirebbero interventi infrastrutturali ben più radicali e costosi, con investimenti miliardari. In questo contesto, i circa 250 milioni di euro complessivamente spesi per le elettrificazioni rappresentano comunque un risultato significativo, ottenuto con risorse inferiori a quelle richieste da grandi opere stradali.

Nel lungo approfondimento pubblicato sul proprio sito, TreniBelluno invita infine a guardare al futuro della Padova–Belluno con un approccio realistico ma fiducioso: senza stravolgere la linea, l’elettrificazione apre una fase nuova e più favorevole per il servizio ferroviario.

Foto e video di Marco Bertuola