È un bilancio che parla di crescita continua quello presentato al secondo China-Europe Railway Express Cooperation Forum, andato in scena martedì a Xi’an, nel cuore della provincia cinese dello Shaanxi.

Secondo i dati diffusi durante l’apertura dei lavori, i treni merci sulla direttrice Cina–Europa hanno ormai superato la soglia dei 120.000 viaggi, consolidando il proprio ruolo nella logistica intercontinentale.

Oggi la rete collega 232 città in 26 Paesi europei e oltre 100 centri urbani in 11 Paesi asiatici. In totale ha movimentato quasi 12 milioni di TEU, come ricordato da Guo Zhuxue, presidente della China State Railway Group Co., Ltd., nel corso della cerimonia inaugurale.

Considerato uno dei progetti simbolo della Belt and Road Initiative, il China–Europe Railway Express ha dato vita a un’infrastruttura logistica capillare in grado di tessere un corridoio stabile attraverso l’Eurasia.

E i numeri economici confermano la tendenza: il valore delle merci trasportate ha raggiunto i 426,4 miliardi di dollari alla fine del 2024.

Un balzo di circa 33 volte rispetto al 2013, con la quota ferroviaria nel commercio bilaterale cresciuta dallo 0,4% all’8,5%, come illustrato in un rapporto presentato al forum.

L’evento, incentrato sul tema “Collegare l’Asia e l’Europa per un futuro condiviso”, è stato organizzato congiuntamente da Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma, Ministero dei Trasporti, Amministrazione Generale delle Dogane, China State Railway Group e Governo dello Shaanxi.

Alla cerimonia hanno partecipato esperti, imprenditori, funzionari e rappresentanti di organizzazioni internazionali, provenienti sia dalla Cina che dall’estero.

La giornata di lavori ha incluso tre forum paralleli, dedicati rispettivamente al trasporto efficiente e sicuro, allo sviluppo di corridoi diversificati e alla spinta verso un’innovazione integrata.

Un segnale chiaro: la Cina punta a rafforzare ulteriormente la rete ferroviaria eurasiatica, trasformandola in un motore sempre più strategico per gli scambi globali.