
È un’immagine ormai consueta lungo la spettacolare tratta del Bernina: carrozze piene, passeggeri incollati ai finestrini e posti liberi sempre più rari.
Un successo turistico che, per la Ferrovia retica (FR), rappresenta però anche una sfida crescente. I dati diffusi nella conferenza stampa sul bilancio intermedio 2025 parlano chiaro: il numero di passeggeri per chilometro è aumentato del 71% in soli tre anni, con punte che nei fine settimana hanno superato addirittura il 100% di occupazione.
Treni strapieni e personale sotto pressione
Non solo la linea regionale, ma anche i prestigiosi Bernina Express e Glacier Express stanno vivendo una fase di affluenza record. Tra gennaio e ottobre 2025, i viaggiatori sulla linea del Bernina hanno registrato un +13% rispetto all’anno precedente, passando da 370.000 a oltre 416.000.
Se confrontati con il 2019, anno record pre-pandemia, i numeri segnano un impressionante +68%. Anche sul Glacier Express le prenotazioni crescono dell’8%, avvicinandosi rapidamente ai limiti operativi.
Questo boom ha messo sotto forte pressione il personale della FR, impegnato nella gestione delle prenotazioni, nell’assistenza in stazione e a bordo e nel mantenere elevati standard qualitativi in condizioni di carico eccezionale.

Nuove misure per una domanda in continua ascesa
Per affrontare la situazione, la FR ha annunciato una serie di interventi mirati. Dal 14 dicembre verrà introdotta una prenotazione facoltativa per i posti singoli sui treni regionali della linea del Bernina: con un supplemento di 5 franchi sarà possibile garantirsi un posto sugli Allegra, contribuendo a distribuire meglio i flussi di viaggiatori.
Cambia anche il cadenzamento: quattro RegioExpress della relazione St. Moritz – Tirano – St. Moritz non effettueranno più le fermate di Campocologno e Li Curt, una misura pensata per alleggerire la tratta più congestionata.
Uno sguardo al 2040: più capacità e collegamenti più rapidi
La strategia è però anche di lungo respiro. Il piano di sviluppo 2040 della FR prevede nuova infrastruttura, materiale rotabile aggiuntivo e collegamenti potenziati. L’obiettivo è arrivare a una cadenza semioraria e a tempi di viaggio più rapidi fino a 30 minuti tra St. Moritz, Poschiavo e Tirano, con coincidenze ottimizzate verso Milano. Verso nord, la Val Poschiavo e Pontresina disporranno di collegamenti diretti per Coira ogni due ore, senza cambi intermedi.
Con queste misure, la Ferrovia retica punta a migliorare la propria efficienza operativa e, soprattutto, a rafforzare l’esperienza turistica lungo una delle linee ferroviarie più amate e iconiche del mondo.