Domenica 12 ottobre spegne la prima candelina l’intera linea M4, la metro a guida automatica che ha ridisegnato la rete della mobilità milanese.

Con il suo completamento lo scorso anno, ha segnato una svolta nel trasporto metropolitano: le 21 stazioni della M4 costituiscono oggi un’importante spina dorsale urbana di 15 km che collega Milano da est a ovest.

Il “filo Blu” infatti unisce in 30 minuti l’aeroporto di Linate al capolinea di San Cristoforo e, in soli 12 minuti di viaggio, il city airport a San Babila, nel centro della città.

Ogni giorno sono moltissimi i cittadini che usano M4 per lavoro, studio o tempo libero: quasi 40 milioni i passeggeri che hanno viaggiato sull’intera linea in questi ultimi dodici mesi, con una media giornaliera di 150mila. Numeri cresciuti in maniera esponenziale rispetto alle diverse fasi di apertura delle tratte: a novembre 2022 erano 5mila i passeggeri ogni giorno, a luglio 2023 erano saliti a 45mila.

Tra le stazioni si conferma cruciale quella dell’aeroporto di Linate, con 8mila persone che quotidianamente la utilizzano solo per viaggiare da o verso il city airport; la più gettonata è San Babila, grazie al suo interscambio con M1, con 25mila passeggeri giornalieri; seguono Sant’Ambrogio con 18mila e Sforza-Policlinico con 11mila, importanti nodi di collegamento con le altre linee metropolitane. 

L’apertura dell’intera M4 ha ampliato le connessioni della rete della mobilità urbana con sei punti di interscambio: a San Babila con M1, a Sant’Ambrogio con M2, a Sforza-Policlinico con Missori M3, a San Cristoforo, Dateo e Stazione Forlanini con le linee ferroviarie.