La rete ferroviaria dei Paesi Bassi non è adeguatamente attrezzata per far fronte a minacce come sabotaggi, attacchi informatici e l’aumento della domanda di trasporto militare.

È quanto emerge da un nuovo rapporto dell’Overlegorgaan Fysieke Leefomgeving (OFL), consegnato oggi al segretario di Stato dimissionario per i Trasporti Pubblici e l’Ambiente, Thierry Aartsen, come riportato da NOS.

Il documento evidenzia che la rete ferroviaria dei Paesi Bassi si trova ad affrontare sfide molto più complesse rispetto al passato.

Per anni l’attenzione si è concentrata su efficienza, puntualità e riduzione dei costi, con il maltempo e i guasti tecnici considerati le principali criticità.

Questa impostazione, tuttavia, non è più sufficiente: sabotaggi fisici, attacchi informatici e minacce ibride sono ormai rischi concreti, mentre cresce la possibilità di incidenti gravi.

Episodi recenti, come l’incendio ai cavi nei pressi di Schiphol durante il vertice della NATO a giugno, insieme a diversi tentativi di cybersabotaggio, hanno messo in luce la vulnerabilità del sistema.

L’OFL raccomanda quindi di introdurre sistemi di videosorveglianza per individuare comportamenti sospetti, rafforzare la sicurezza nei punti sensibili e investire in misure di difesa anti-drone.

Crescente pressione dal trasporto militare

Oltre al rischio di sabotaggio, la rete ferroviaria è esposta anche all’aumento del traffico militare.

In quanto membro della NATO, i Paesi Bassi hanno l’obbligo di poter organizzare trasporti militari su larga scala in modo rapido e sicuro.

L’attuale sistema ferroviario non è in grado di sostenere un incremento strutturale di questi movimenti senza ripercussioni rilevanti sul traffico civile: secondo il rapporto, un singolo convoglio militare può causare ritardi fino a tre ore per i treni passeggeri.

L’OFL invita ProRail (la RFI dei Paesi Bassi, ndr) a rafforzare la propria capacità di risposta, prevedendo maggiori scorte di pezzi di ricambio, un potenziamento dei tempi di ripristino e piani operativi specifici per gestire interruzioni gravi.

Inoltre, viene sottolineata la necessità di migliorare lo scambio di informazioni tra ProRail, il Ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente e l’Nationaal Coördinator Terrorismebestrijding en Veiligheid (NCTV). Per attuare queste misure, il rapporto suggerisce un investimento minimo di 600 milioni di euro.