La Vicepremier e Ministra delle Infrastrutture e dell’Energia, Belinda Balluku, ha effettuato ieri un sopralluogo ai cantieri della linea ferroviaria Tirana - Rinas - Durazzo, considerata uno dei progetti più strategici per lo sviluppo della mobilità e dell’economia albanese.
I lavori procedono a ritmo serrato e, secondo il cronoprogramma, entro il primo trimestre del 2026 sarà completata l’intera sede ferroviaria.
A seguire, prenderà avvio l’elettrificazione della linea, un investimento da 27 milioni di euro che consentirà l’avvio dell’esercizio commerciale entro i primi mesi del 2027. Contestualmente, il Ministero ha avviato un programma di formazione per il personale, con l’obiettivo di creare nuove competenze tecniche in linea con gli standard europei, replicando l’esperienza positiva maturata nel settore dell’aviazione civile.
Il progetto prevede otto stazioni principali: Durazzo, Shkozet, Sukth, Vorë, Kashar, Epoka, l’Aeroporto di Tirana e il nuovo Terminal del Trasporto Pubblico della capitale. Particolare attenzione è stata posta alla stazione “Epoka”, pensata per servire l’area universitaria e facilitare gli spostamenti degli studenti.
Il fulcro dell’intervento sarà la nuova Stazione Centrale di Tirana, un edificio moderno progettato da studi di architettura internazionali. L’infrastruttura comprenderà binari sotterranei, un piano terra destinato ad attività commerciali e due piani superiori che ospiteranno la sede delle Ferrovie Albanesi, trasformando l’area in un polo intermodale contemporaneo.
Balluku ha sottolineato come la linea Tirana–Rinas–Durazzo rappresenti solo il primo tassello di una più ampia strategia di rilancio ferroviario: tra i progetti in cantiere figurano la “Hekurudha e Kombit”, che collegherà il porto di Durazzo al Kosovo, la nuova ferrovia per l’Aeroporto Internazionale di Valona e il recupero del tracciato Rrogozhina–Fier.
Con l’apertura prevista nel 2027, l’Albania si prepara così a vivere una nuova stagione ferroviaria, con collegamenti moderni, sostenibili e integrati con i nodi strategici del Paese: porto, aeroporto e capitale. Resta tuttavia l’incognita sul materiale rotabile che verrà impiegato, poiché ad oggi non risultano ancora ordini per treni di nuova costruzione.