Una fase decisiva per il futuro della Terni–Ponte San Giovanni–Sansepolcro. L’assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti, intervenuto ai microfoni di TerniToday, ha fissato scadenze e prossimi passi per arrivare alla riattivazione completa della Ferrovia Centrale Umbra.

Secondo l’assessore, entro giugno 2026 saranno ultimati sia gli interventi infrastrutturali sia l’installazione dell’ERTMS sulle tratte nord e sud.

Un traguardo importante, ma non ancora sufficiente per rivedere i treni lungo tutta la linea. Terminata la fase tecnologica, infatti, occorrerà predisporre la documentazione da inviare all’Ansfisa: l’autorizzazione, dunque, potrebbe arrivare solo a fine 2026.

Per evitare ulteriori perdite di tempo, la Regione sta lavorando su un piano intermedio: attivare i primi Minuetto su tratte parziali, come Terni–Todi e Perugia–Città di Castello, dove sono già state effettuate alcune prove.

L’obiettivo è far circolare i convogli “in anticipo” rispetto alla riapertura totale.

Novità anche per la cosiddetta metropolitana di superficie Terni–Cesi. De Rebotti conferma il completamento delle opere civili e del rinnovo dell’armamento, ma chiarisce che le predisposizioni per i raddoppi selettivi non hanno ottenuto il via libera.

Sarà quindi necessario eliminare i binari predisposti nelle fermate intermedie e mantenere la linea a binario unico, senza possibilità di incroci nel breve periodo. Una scelta che modifica quanto previsto dalla precedente amministrazione.

La rinuncia ai raddoppi avrà ripercussioni sulla frequenza del servizio: si profila un passaggio di un treno ogni ora. “Stiamo comunque dialogando con RFI per ridurre il più possibile questa forbice temporale”, conclude De Rebotti.

Uno scenario complesso ma in movimento, che segna un passo importante verso il ritorno dei convogli sull’asse ferroviario umbro più atteso.