È finalmente scattata la fase operativa per la realizzazione della nuova fermata Giardino di Roma lungo la linea ferroviaria Roma-Lido, oggi conosciuta come Metromare.
Dopo anni di attese, rinvii e progettazioni rimaste sulla carta, le ruspe sono entrate in azione, dando il via a un intervento destinato a cambiare il volto della mobilità nella zona sud-occidentale di Roma.
Dal 10 ottobre 2025, infatti, sono ufficialmente in corso i lavori preliminari, con l’istituzione di una disciplina provvisoria del traffico in via Erminio Macaro. Parte del parcheggio è stata temporaneamente chiusa per ospitare il campo base del cantiere, segno concreto dell’avanzamento del progetto.
L’infrastruttura, finanziata dalla Regione Lazio e gestita da Astral S.p.A., rappresenta un tassello chiave nel piano di potenziamento della Roma-Lido, una delle tratte più utilizzate dai pendolari ma storicamente afflitta da criticità e carenze di servizio.
La nuova fermata servirà l’area del Giardino di Roma, un quartiere in rapida espansione urbanistica, da tempo in attesa di un collegamento diretto ed efficiente con il centro cittadino.
A completare il piano, la realizzazione in parallelo della stazione Torrino/Mezzocammino, dando vita a un doppio intervento strategico che punta a ridisegnare l’offerta del trasporto pubblico locale.
Secondo il cronoprogramma aggiornato, la conclusione dei lavori è fissata per la fine del 2026, con apertura al pubblico prevista nei primi mesi del 2027.
I tempi si sono leggermente dilatati rispetto alle stime iniziali, principalmente per via di alcuni ritrovamenti archeologici e per iter amministrativi più complessi del previsto.
Nonostante ciò, l’obiettivo delle istituzioni resta chiaro: consegnare alla città una fermata moderna, accessibile, sostenibile e perfettamente integrata nel tessuto urbano.
L’opera sarà dotata di tecnologie all’avanguardia, pensate per migliorare la qualità del servizio e l’esperienza di viaggio dei passeggeri.
Con un investimento complessivo di 45 milioni di euro, la fermata Giardino di Roma si candida a diventare non solo un nodo strategico della linea Metromare, ma anche un simbolo del rilancio infrastrutturale della Capitale.