Negli ultimi dieci anni, il porto di Trieste ha fatto della ferrovia il suo punto di forza — e, in parte, anche il suo limite. 

La fitta rete ferroviaria che collega lo scalo con Austria, Germania, Cechia e Centro-Europa, oltre che con diverse aree dell’Italia, ha garantito una crescita costante dei traffici e una posizione di rilievo nel panorama logistico dell’Alto Adriatico.

Tuttavia, l’intenso flusso di treni rischia oggi di mettere sotto pressione l’infrastruttura, con conseguenti difficoltà nella gestione dei container e dei servizi ro-ro.

Mentre a Koper prosegue il raddoppio della linea Capodistria–Divaccia e Fiume rafforza i propri collegamenti, Trieste risponde con una soluzione concreta: il nuovo servizio di navette intermodali Opicina–Trieste–Gorizia, promosso da ARS – Adriafer Rail Services, società controllata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e responsabile della gestione delle ferrovie interne del porto.

L’iniziativa, annunciata martedì 11 novembre, prevede un collegamento settimanale dedicato al trasporto di unità intermodali, pensato per migliorare la fluidità dei traffici e ottimizzare la movimentazione delle merci. Le navette, oltre a ridurre la congestione, offriranno una tariffa incentivante e una gestione logistica dedicata.

“Questo servizio nasce con un obiettivo chiaro: rendere il sistema logistico del comprensorio portuale di Trieste sempre più efficiente e competitivo” — spiega Adriafer.

“In un momento in cui il polo triestino vive una forte congestione, le nostre navette rappresentano un’opportunità concreta per alleggerire i flussi e ottimizzare la movimentazione delle merci.”

Con questa mossa, ARS conferma la propria strategia orientata alla sostenibilità e all’efficienza del trasporto intermodale, puntando a rafforzare ulteriormente la posizione di Trieste come hub ferroviario strategico del Nord Adriatico.