Regione Liguria è al lavoro con Trenitalia per cercare di mitigare gli effetti della recente sostituzione dei treni Frecciabianca 8623 e 8606 con due Frecciarossa lungo la tratta Genova-La Spezia-Sarzana.

A preoccupare l’amministrazione e i pendolari è soprattutto la soppressione della fermata di Sarzana e il possibile aumento delle tariffe, a fronte di tempi di percorrenza invariati.

Lo ha riferito l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola durante il Consiglio regionale, rispondendo a un’interrogazione del consigliere PD Davide Natale.

Scajola ha ricostruito i passaggi istituzionali avviati dalla Regione subito dopo l’annuncio della modifica: “Abbiamo inviato due note di contrarietà a Trenitalia, l’11 luglio e poi a inizio agosto.

In seguito ho avuto un confronto diretto con l’AD di Trenitalia, Giampiero Strisciuglio, che ha portato alla decisione di congelare le tariffe fino al 31 ottobre”.

Tariffe ferme (per ora), ma l’obiettivo è un accordo più ampio

Dal 25 agosto, giorno dell’effettiva entrata in servizio dei nuovi Frecciarossa, le tariffe sono state mantenute a livello Frecciabianca, ma solo temporaneamente: “Stiamo lavorando per ottenere condizioni più vantaggiose almeno fino a novembre, e possibilmente anche oltre” ha spiegato l’assessore.

“Le trattative sono aperte, con incontri settimanali ai quali intendiamo coinvolgere anche associazioni di pendolari e consumatori”.

Oltre alle tariffe, la Regione punta a riottenere la fermata di Sarzana: “Se ci avessero detto che togliendo Sarzana si guadagnava un’ora, avremmo potuto discutere. Ma così, con lo stesso tempo di percorrenza e un servizio più costoso, è difficile da accettare” ha sottolineato Scajola.

Natale (PD): "Il governo non può restare a guardare"

Dura la reazione del consigliere regionale Davide Natale, che ha parlato di “decisione unilaterale e inaccettabile” da parte di Trenitalia. In una nota diffusa dopo la seduta, Natale ha chiesto un intervento diretto dell’esecutivo: “Il governo deve assumere una posizione chiara. Il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, è ligure e finora non ha mosso un dito”.

Secondo Natale, il passaggio dai Frecciabianca ai Frecciarossa penalizza soprattutto i pendolari dello Spezzino, che dal 31 ottobre rischiano di trovarsi di fronte a un bivio: accettare tariffe più alte o affrontare tempi di viaggio notevolmente più lunghi.

“Serve un fronte istituzionale compatto per difendere i diritti dei pendolari e la qualità del servizio” ha concluso.

Prossimi passi

La Regione ha promesso sviluppi concreti entro quindici giorni. Nel frattempo, i pendolari restano in attesa di capire se potranno continuare a usufruire dei servizi a condizioni simili a quelle precedenti, o se – ancora una volta – a pagare le scelte aziendali saranno proprio gli utenti quotidiani della rete ferroviaria ligure.