"Il Trasporto ferroviario merci europeo è in una tempesta continua: vincoli di capacità, arretrati nella manutenzione, cantieri diffusi, scarsa coordinazione transfrontaliera e i nuovi requisiti di accesso alla rete ferroviaria svizzera, minano la competitività del settore, con il rischio concreto di un arretramento verso la modalità di trasporto esclusivamente stradale.
In particolare, nei corridoi alpini e sull'asse Italia–Francia e Italia-Svizzera, le interruzioni hanno già mostrato effetti drammatici, come dimostrano le chiusure dei valichi di Modane e del Gottardo a seguito della frana e dell'incidente avvenuti nel 2023.
A ciò si aggiunge la complessa situazione tedesca, che vede in prospettiva a partire dal 2027 fino al 2030 chiusure complete per 40 linee ferroviarie fino a cinque mesi ciascuna e i recenti interventi normativi emanati dall'Ufficio Federale dei Trasporti della Confederazione Elvetica che causeranno il blocco della circolazione di buona parte della flotta vagoni attualmente circolante".
Così Giuseppe Rizzi, Direttore Generale di Associazione Fermerci, a seguito degli incontri con l'On.le Carlo Fidanza e l'On.le Flavio Tosi, relatore per la Direttiva sul trasporto combinato.
Rizzi ha poi sottolineato che, mentre in Italia le criticità legate alla transizione infrastrutturale, causate dall'attuazione dei lavori PNRR, termineranno molto probabilmente a fine 2026, in Germania, principale partner logistico-ferroviario per l'Italia, dal 2026 al 2030 incrementeranno in modo considerevole le interruzioni ferroviarie a causa di lavori di ammodernamento della Rete.
Uno scenario futuro molto critico e impossibile da sostenere per tutte le imprese del comparto logistico ferroviario, nazionale ed internazionale.
Il Gestore dell'Infrastruttura italiana sta affrontando con tutti i mezzi disponibili, ampia apertura al confronto e coordinamento con imprese e altri Gestori di Rete questa fase critica per il settore, lo stesso non vale per gli altri Paesi.
«Senza un approccio integrato, fatto di coordinamento internazionale, finanziamenti adeguati e regole comuni, il settore ferroviario merci rischia di perdere ulteriore capacità e competitività» – ha proseguito Rizzi.
Durante gli incontri, Fermerci ha ribadito anche la necessità di una revisione equilibrata della Direttiva sul Trasporto Combinato, che tenga conto delle differenze di competitività tra gli Stati membri, e di un'adeguata regolazione della Direttiva Pesi e Dimensioni, affinché non si allarghi il divario con la ferrovia a favore del trasporto su gomma.