Il futuro dei treni regionali sulla Direttissima Firenze–Roma continua a preoccupare i pendolari del Valdarno.

Alla Festa dell’Unità di Rignano sull’Arno, durante un dibattito dedicato ai trasporti, il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, ha lanciato un appello chiaro: "Servono certezze sul rinvio del blocco previsto da gennaio 2026, non possiamo più aspettare".

La questione ruota attorno alla delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), che nel dicembre scorso ha stabilito lo stop ai treni con velocità inferiore ai 200 km/h lungo la Direttissima a partire dal prossimo anno.

Una misura che colpirebbe duramente i collegamenti regionali, specialmente quelli usati dai pendolari del Valdarno e delle aree limitrofe.

Secondo Da Re, da oltre un mese e mezzo le Regioni Toscana, Umbria e Lazio hanno richiesto un incontro urgente con l'ART, ma "ancora nessuna risposta ufficiale è pervenuta".

E ora il tempo stringe: "Tra meno di dieci giorni in Toscana si entra in campagna elettorale per le regionali", ha sottolineato il portavoce, rimarcando l'urgenza di ottenere risposte prima che il dibattito politico si concentri altrove.

Nel frattempo, dalla stampa locale umbra sono emerse dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che avrebbe annunciato un possibile incontro con l'ART già nei prossimi giorni per discutere una deroga o un rinvio della misura.

"Ma servono atti ufficiali, non solo indiscrezioni", ha ribadito Da Re, chiedendo l’impegno della deputata PD Simona Bonafè, presente al dibattito, affinché si faccia chiarezza sulla vicenda, come già sta facendo la collega umbra Anna Ascani.

"Ci sarà davvero il rinvio del blocco? E fino a quando? Fino al 2027, data prevista per l’arrivo dei nuovi treni regionali ad alta velocità, già acquistati da Toscana e Umbria?", ha incalzato Da Re.

I nuovi convogli, capaci di viaggiare a 200 km/h, rappresentano l’unica soluzione tecnica per garantire la permanenza dei regionali sulla Direttissima.

Il portavoce ha poi coinvolto anche il sindaco di Rignano sull’Arno, Giacomo Certosi, chiedendo un nuovo protagonismo dei primi cittadini del Valdarno fiorentino e aretino: "È fondamentale che i sindaci sollecitino con urgenza la Regione Toscana ad attivarsi concretamente sul tema, prima che sia troppo tardi".

Fonte La Nazione