Dal 7 luglio al 24 agosto la tratta ferroviaria L’Aquila-Sulmona sarà interrotta per lavori infrastrutturali. I collegamenti saranno garantiti da autobus sostitutivi, una soluzione che ha già sollevato forti polemiche tra i pendolari, esasperati per l’ennesimo disagio.

Alla base della protesta non c’è solo l’interruzione temporanea del servizio ferroviario, ma una lunga serie di disservizi denunciati da tempo: treni senza aria condizionata, passaggi a livello non funzionanti e corse frequentemente soppresse.

Di fronte a una situazione giudicata ormai "insostenibile", oltre 400 cittadini si sono riuniti a Sulmona, dando vita a un comitato spontaneo che, con il supporto del Codacons Abruzzo, ha avviato una class action contro i gestori del servizio.

“È evidente che il diritto a un trasporto pubblico efficiente e dignitoso è stato calpestato – si legge nella nota diffusa dal Comitato –. Non possiamo più tollerare che chi lavora o studia sia trattato come un problema da spostare su un autobus”.

L’azione collettiva punta a ottenere risarcimenti e indennizzi per i disagi subiti negli ultimi mesi. Il Codacons, che coordina iniziative a tutela dell’ambiente e dei diritti dei consumatori, si è reso disponibile a fornire assistenza legale con un costo di adesione simbolico.

“Il Comitato non ha personalità giuridica e quindi non può agire in giudizio – spiegano i rappresentanti –. Per questo abbiamo deciso di affidarci al Codacons, che ha gli strumenti per portare avanti un’azione legale efficace”.

Per aderire all’iniziativa è sufficiente compilare un modulo Google, disponibile sui canali del Comitato. A seconda del numero di adesioni raccolte, saranno fornite le indicazioni per procedere formalmente con il ricorso. È prevista anche una riunione online con l’avvocato Ruggieri del Codacons, aperta a tutti gli interessati.

Il Comitato lancia infine un appello: “Se non raggiungeremo un numero adeguato di partecipanti, saremo costretti a chiudere il gruppo Facebook. Ma siamo convinti che solo la forza collettiva possa portare finalmente al rispetto che i pendolari meritano”.