Sono scaduti oggi, 30 settembre alle ore 13.00 i termini per l’invio delle offerte relatore alla procedura di gara, avviata lo scorso 30 maggio per la selezione del partner logistico con cui sviluppare il Terminal Intermodale.
Sono pervenute due offerte che raggruppano entrambe vari soggetti imprenditoriali: in ordine alfabetico, la prima è formata da PSA Italia con Logtainer, la seconda da Rail Hub società del gruppo Contship con Medlog società controllata da MSC.
PSA con sede a Singapore è leader mondiale nella gestione di terminal container e e attività di gestione portuale, ferroviaria e "inland", mentre Logtainer è un importante operatore intermodale italiano e gestore di terminal che opera con le principali compagnie di navigazione.
Rail Hub, con sede a Milano, è una società del gruppo Contship leader di mercato nel business dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale in Italia e in Europa e ha presentato l’offerta con Medlog, società del gruppo MSC la più grande compagnia di navigazione al mondo.
Oggi è stata nominata anche la Commissione di gara: a presiederla è il direttore generale di Interporto Padova, Roberto Tosetto, ne fanno parte per la Camera di Commercio il dottor Roberto Crosta, per il Comune di Padova il dott Luca Contatto e per la Provincia il dott. Carlo Sartore.
A loro che rappresentano i soci pubblici che esprimono la maggioranza della società si affianca la professoressa Carola Pagliarin dell’Università di Padova esperta nel settore del diritto pubblico amministrativo contabilità pubblica contratti pubblici.
La procedura di gara si è sviluppata in vari passaggi: dopo la pubblicazione del bando internazionale il 1° luglio è stata aperta - ai soggetti che avevano manifestato il loro interesse -una Virtual Data Room (VDR) cioè una piattaforma online sicura e centralizzata utilizzata per archiviare, gestire e condividere documenti riservati con parti autorizzate, come avviene nella fase di due diligence per fusioni e acquisizioni.
Le VDR offrono funzioni avanzate di sicurezza come la crittografia, i permessi di accesso dettagliati e la filigrana sui documenti, consentendo alle aziende di collaborare su progetti sensibili in modo controllato e efficiente.
Per accedere alla VDR e poter quindi studiare i documenti contenuti i soggetti interessati hanno dovuto sottoscrivere una garanzia – tramite fideiussione e bonifico bancario - di 300 mila euro e firmare un patto di riservatezza.
Sono stati sei i soggetti che hanno completato la procedura di accesso alla VDR. Alcuni numeri danno l’idea della complessità delle analisi compiute dai soggetti che hanno partecipato a questa fase: sono ben 97 complessivamente tecnici finanziari, economici, giuridici e di strategia commerciale che hanno esaminato i documenti.
Il numero di documenti inserito nella data room per dare la possibilità di studiare il progetto supera i 2000 all’apertura della VDR; nel corso della due diligence, Interporto ha pubblicato ulteriori 300 documenti unitamente alle 350 FAQ inserite nella piattaforma per fornire risposte ai quesiti posti dai partecipanti in relazione ai vari ambiti della due diligence (contabile, fiscale, legale, giuslavoristico, tecnico-ambientale, di business)
L’InfoMemo (documento predisposto da Interporto all’apertura della VDR con la descrizione dell’attività svolta, del perimetro del ramo oggetto di cessione e contenente il business plan 2025-2028 del Ramo Terminal) è stato esaminato da 94 soggetti che hanno dedicato complessivamente 1.063 ore.
Si è trattato quindi di un percorso estremamente dettagliato al termine del quale sono giunte appunto due offerte che adesso saranno esaminate in ogni dettaglio.
Ricordiamo che il bando prevede la creazione di una nuova società, che assumerà la denominazione di Intermodal Terminal Padova srl alla quale sarà conferito l’asset terminalistico di Interporto Padova con tutte le sue attività.
La ripartizione delle quote prevede che Interporto Padova manterrà una partecipazione importante pari al 30%, nella nuova società e nello statuto sono stabilite importanti clausole di garanzia, quali ad esempio l’impossibilità di cambiare la destinazione intermodale dell’area senza l’assenso di Interporto Padova, indipendentemente dalla quote possedute nella newco.
Interporto Padova avrà un proprio rappresentante nel CdA e il Presidente del Collegio Sindacale della nuova società. Il valore a base di gara, pari al 70% del valore della nuova società, è fissato in 60 milioni di euro.
La procedura di selezione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (20 punti l’offerta economica, 15 punti la terzietà cioè l’apertura del terminal a tutti gli operatori del mercato, 40 punti la qualità del progetto di sviluppo del terminal e 25 punti solidità finanziaria e prospettive di investimento) cioè valuterà con parametri oggettivi non solo l’offerta economica, ma soprattutto il progetto industriale presentato dall’offerente.
Adesso circa due mesi saranno impiegati per l’analisi delle offerte, e la aggiudicazione provvisoria, alla quale, trattandosi di una società a controllo pubblico dovrà seguire il via libera della Corte dei Conti e dell’Agenzia del Garante della Concorrenza del Mercato.
La conclusione dell’operazione e la definitiva aggiudicazione della gara sarà subordinata al via libera degli organi collegiali dei soci pubblici di Interporto Padova e il closing definitivo arriverà presumibilmente nella primavera del prossimo anno.
Il presidente di Interporto Padova, Luciano Greco sottolinea: Meglio di così forse non poteva andare, nel senso che abbiamo i principali operatori del mondo che sono in due cordate diverse: quindi noi pensiamo che la scommessa che avevamo fatto qualche mese fa di aprire al mercato internazionale sia vinta.
Abbiamo la dimostrazione pratica che effettivamente i grandi gruppi internazionali ed europei che operano nel settore logistico e dei trasporti ferroviari sono alla ricerca di piattaforme nell'area orientale della pianura padana e hanno scelto Padov,a nonostante debbano investire almeno 60 milioni di euro per entrare in partnership con l'interporto Padova.
Interporto di Padova entrerà in un network internazionale e quindi da questo punto di vista io, a nome di tutto il consiglio di amministrazione, esprimo grande soddisfazione per il risultato. La positività sta proprio nella qualità dei due gruppi in gara e che questa competizione avviene fra i principali operatori del mondo.
Questo è positivo anche per l'Italia, nel senso che si dimostra che l'apertura delle infrastrutture del nostro Paese a forme di partenariato pubblico privato dove la parte pubblica viene garantita in questo caso da Interporto di Padova è una formula di successo.
Noi siamo i primi in Italia probabilmente anche in Europa a fare, come terminal terrestri questo tipo di operazione. Partendo da un soggetto pubblico che gestiva in autonomia il terminal lo abbiamo portato all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e a questo punto lo abbiamo collocato in una proposta al mercato finalizzata a creare una partnership: la risposta per il momento ci sembra lusinghiera.
Arrivano gruppi che hanno la solidità e anche il curriculum industriale cioè il track record di gestione sia industriale che anche di terzietà rispetto ai soggetti che operano nel mercato, quindi sono tutti criteri che hanno animato il dibattito pubblico che c'è stato fra i soci pubblici anche nella fase di discussione in Consiglio Comunale e Provinciale e quegli stimoli che erano emersi in maniera anche molto precisa e puntuale fra marzo e aprile e che noi abbiamo tradotto nel disciplinare di gara sono stati ben interpretati dal mercato”.