
Il Tribunale di Castrovillari ha pronunciato l’assoluzione piena, con la formula “perché il fatto non sussiste”, per tutti gli imputati nel processo legato al disastro ferroviario del 24 novembre 2012, quando sei operai persero la vita dopo che la loro Fiat Doblò fu travolta da un treno regionale nei pressi di Rossano.
Il veicolo stava attraversando un passaggio a livello privato, regolarmente autorizzato.
La sentenza arriva al termine di un procedimento lungo e complesso, avviato a seguito delle conclusioni del consulente tecnico della Procura di Rossano, che aveva ipotizzato irregolarità nella gestione e nella sicurezza del varco.
A processo erano finite diverse persone assistite da un ampio collegio difensivo.
Durante il dibattimento, anche grazie al contributo tecnico del consulente delle difese, il collegio giudicante ha accertato la piena regolarità del passaggio a livello e la conformità delle procedure adottate da Rete Ferroviaria Italiana.
Nessun nesso causale, dunque, tra le condotte imputate e il tragico incidente. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro trenta giorni.
RFI, subito dopo l’incidente del 2012, aveva comunque avviato una revisione complessiva delle concessioni dei passaggi a livello privati, con l’obiettivo di innalzare ulteriormente gli standard di sicurezza e introdurre accorgimenti tecnici per evitare che eventuali violazioni da parte dei concessionari potessero generare nuovi rischi.
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