Si sono arrampicati sul tetto di un treno in corsa, lo hanno fatto pericolosamente viaggiando all’esterno del convoglio e hanno documentato l’intera scena con un video poi diffuso sui social.
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi lungo la tratta ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo, in particolare tra le stazioni di Sale Marasino e Marone.
Le immagini, divenute virali, hanno fatto scattare le indagini della Polfer e della Polizia Postale.
Gli investigatori stanno lavorando su più fronti: da un lato l’analisi del filmato e dei canali social utilizzati per la pubblicazione, dall’altro l’esame dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo dei treni e nelle stazioni.
Le telecamere potrebbero aver immortalato non solo il momento della pericolosa impresa, ma anche i preparativi e la fuga dei protagonisti.
Il fenomeno, noto come “train surfing”, è una pratica estrema che consiste nel viaggiare sul tetto o all’esterno dei treni in movimento.
Diffusa in varie parti del mondo, è spesso legata a una sorta di sfida tra giovani in cerca di visibilità online. Una moda tanto spettacolare quanto pericolosa, che in più occasioni ha avuto conseguenze tragiche.
Nel video circolato sui social si distinguono chiaramente almeno due persone: una sdraiata sul tetto del treno mentre questo transita anche sotto un ponte, l’altra intenta a riprendere la scena.
Il filmato, inizialmente diffuso tramite profili privati su Instagram, è stato successivamente rilanciato su altre piattaforme, tra cui la pagina Facebook “Orgoglio bresciano”.
Secondo quanto emerso dai commenti online, i responsabili non sarebbero nuovi a questo tipo di azioni. Le autorità sono ora al lavoro per identificarli: rischiano sanzioni amministrative molto severe.
Se dovessero risultare minorenni, le eventuali multe ricadrebbero sulle rispettive famiglie. Al momento, però, non esiste in Italia una normativa specifica che regolamenti questo tipo di condotte, finora poco frequenti nel nostro Paese.