Non si placano le polemiche attorno alla soppressione delle fermate di Cecina del Frecciabianca Roma-Torino.

A intervenire con toni duri sono stati il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale alla mobilità, Stefano Baccelli, che definiscono la decisione di Trenitalia “unilaterale e inaccettabile”.

Secondo i due rappresentanti istituzionali, la scelta del gestore ferroviario rappresenta “un grave passo indietro per la mobilità dei cittadini della Costa degli Etruschi e per l’intero sistema turistico ed economico della Toscana”.

La Regione ricorda di aver investito risorse significative per migliorare l’accessibilità ferroviaria di aree strategiche come la Val di Cecina, considerate fondamentali sia per il turismo che per il tessuto produttivo locale.

“Il Frecciabianca – sottolineano Giani e Baccelli – non è solo un treno a lunga percorrenza, ma un servizio di riferimento anche per i pendolari e per chi viaggia per motivi di lavoro o studio.

La cancellazione delle fermate a Cecina penalizza centinaia di utenti quotidiani e rischia di compromettere l’afflusso turistico verso una delle coste più attrattive del Paese, proprio in vista della stagione estiva”.

Da Palazzo Strozzi Sacrati arriva quindi la richiesta di un incontro urgente con i vertici di Trenitalia e del Gruppo FS Italiane.

L’obiettivo è quello di ottenere una revisione immediata della decisione e di istituire un tavolo di confronto strutturato, che coinvolga le istituzioni locali prima di qualsiasi modifica all’offerta ferroviaria in Toscana.

“La direzione verso cui stiamo lavorando – concludono Giani e Baccelli – è quella di un sistema ferroviario più moderno, capillare e accessibile.

Non possiamo accettare un ridimensionamento dei servizi, specialmente in territori che necessitano di maggiore connettività”.