Sembra non esserci pace per la commessa dei nuovi treni Titagarh Firema destinati alle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo.

Nonostante l’intesa che sembrava raggiunta qualche mese fa con la Regione Lazio per proseguire la fornitura anche dopo il problema delle fideiussioni false, l’ultimo incontro tra i comitati dei pendolari, Cotral e Regione avrebbe fatto emergere uno scenario che parrebbe allarmante, almeno secondo i primi.

Secondo quanto riferito dal Comitato Pendolari Roma-Lido, infatti, negli ultimi cinque mesi non si sarebbe registrato alcun progresso concreto nella produzione dei nuovi convogli.

Titagarh Firema avrebbe giustificato lo stallo con la necessità di adattare i treni ai nuovi sistemi di segnalamento – SCMT per la linea Lido ed ERTMS per la Viterbo – modifiche non previste originariamente nel contratto.

Per implementarle, sarebbero necessari ulteriori finanziamenti e almeno dieci mesi aggiuntivi di lavorazione sui treni in costruzione.

"Risultato? TUTTO FERMO! - scrive il Comitato -. Se il contratto salta la Regione farà causa per ottenere indietro i soldi versati (provenienti dai fondi FSC), mentre quelli in capo al Piano Nazionale Complementare al PNRR … sono praticamente già persi e saranno stornati dal Governo per altri progetti, magari che con le ferrovie regionali Nord e Lido non c’entrano nulla.

Come già detto, la Regione sta cercando treni sul mercato, ma non ne ha trovati e pensiamo che non ne troverà. Pertanto il 2026 sarà uguale agli anni precedenti, non ci saranno miglioramenti del servizio e buonanotte ai suonatori".

Insomma, il 2026, che secondo Legambiente sarebbe dovuto essere promettente rappresentando un punto di svolta per due delle peggiori ferrovie d’Italia, rischia di essere solo un altro anno perso.

Con buona pace dei pendolari che ogni giorno sono vittima di pesanti disservizi.

Fonte Odissea Quotidiana