Sembra non avere fine l’odissea dei lavori lungo la tratta ferroviaria Ponte nelle Alpi – Calalzo di Cadore, nel cuore della provincia di Belluno.

Originariamente previsti per due anni, gli interventi si protrarranno fino al 2030, con chiusure di sei mesi all’anno, secondo quanto confermato ufficialmente da RFI. Lo rivela il Partito Democratico Belluno Dolomiti, che ha portato la questione al centro del dibattito politico locale e nazionale.

Durante un incontro pubblico a Belluno, il segretario provinciale del PD Alessandro Del Bianco ha annunciato il deposito di un’interrogazione parlamentare, affidata all’on. Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera.

“Non è concepibile che 40 km di linea richiedano dieci anni di lavori. Chiediamo trasparenza e tempi certi,” ha dichiarato Del Bianco.

Alla denuncia si unisce la voce della sindaca di Pieve di Cadore, Sindi Manushi, che ha avviato un confronto diretto con RFI. "Una linea chiusa metà dell’anno perde ogni affidabilità. Non possiamo parlare di sviluppo montano se i servizi essenziali vengono sacrificati".

Secondo RFI, i lavori in corso – con una sospensione completa del traffico fino al 13 dicembre 2025 – prevedono interventi strutturali in galleria, sui viadotti, protezione delle pareti rocciose, rinnovo dei sottopassi e sistemi tecnologici su tutta la rete bellunese.

Investimenti complessivi superiori ai 21 milioni di euro.

Tuttavia, lo scenario a lungo termine solleva molteplici interrogativi: la linea “olimpica” rischia di restare attiva solo nei mesi turistici, penalizzando pendolari, studenti e residenti. “Serve un cambio di passo – afferma Casu – e una visione che consideri la montagna come territorio da abitare, non da abbandonare”.

Il timore, condiviso da amministratori locali e cittadini, è che questa infrastruttura ferroviaria venga lentamente depotenziata, minando l’accessibilità dell’intero Cadore.

L’appello alla politica è chiaro: serve un tavolo di confronto, chiarezza sui tempi e, soprattutto, una strategia di rilancio credibile per il trasporto pubblico montano.