Tra le centinaia di E.464 immesse in servizio negli anni 2000, poche possono vantare una carriera curiosa come la E.464.880.

Questa locomotiva, infatti, nasce con una destinazione particolare: non per Trenitalia, bensì per TFT – Trasporto Ferroviario Toscano, che nei primi anni Duemila aveva deciso di modernizzare la propria flotta per i servizi pendolari sulle linee Arezzo–Sinalunga e Arezzo-Stia.

Consegnata da Bombardier a TFT il 4 agosto 2010, la macchina viene abbinata a composizioni di carrozze Vivalto e veste la coloratissima livrea sociale TFT, caratterizzata da onde blu, azzurre e rosse. Una combinazione grafica che le vale subito il soprannome di “Aquafresh”, richiamando il noto dentifricio a righe.

Per quasi otto anni la E.464.880 è il volto moderno dei servizi TFT, distinguendosi nel panorama regionale toscano non solo per la livrea ma anche per essere una delle poche del Gruppo ad essere in servizio per un operatore diverso da Trenitalia.

Il passaggio successivo arriva nel marzo 2018, quando la locomotiva viene ceduta a Trenitalia.

Prima di entrare in servizio nel parco regionale toscano, la macchina perde la livrea “Aquafresh” e viene rivestita nella più sobria pellicolatura DPR (Direzione Passeggeri Regionale), con la consueta base argento e bande arancioni e blu.

Oggi, dopo anni di esercizio regolare in Toscana, la E.464.880 si prepara a vivere un terzo capitolo della propria carriera.

Secondo indiscrezioni, sarebbe infatti in lavorazione presso l’Officina Manutenzione Ciclica di Foligno, in vista di un futuro impiego sotto le insegne di Treni Turistici Italiani (TTI).

Se confermato, si tratterebbe di un passaggio inedito: la stessa locomotiva avrebbe servito tre livree e tre differenti compagnie ferroviarie, sebbene due appartenenti allo stesso Gruppo FS.

Un percorso che racconta bene le trasformazioni del trasporto ferroviario italiano degli ultimi vent’anni: dalle piccole ferrovie regionali con una forte identità grafica e territoriale, al riassorbimento nel network Trenitalia, fino all’attuale rinascita del turismo su rotaia.

E la E.464.880, con la sua storia singolare, rischia di diventare un piccolo simbolo di questa evoluzione. Se son rose fioriranno.