Dagli errori si impara e nonostante per ora il collegamento venga soppresso, non è detto che non possa ripartire, pur con qualche inevitabile aggiustamento.

Nonostante le difficoltà iniziali, infatti, il collegamento ferroviario transfrontaliero Trieste (Villa Opicina)-Rijeka, attivato nell’ambito del progetto europeo “Sustance Eu Interreg”, ha registrato numeri interessanti.

Tra il 24 aprile e il 30 settembre 2024, il treno ha trasportato complessivamente 8.273 passeggeri, di cui 425 con biciclette al seguito, dimostrando un buon gradimento soprattutto nei mesi estivi.

Il mese di settembre si è distinto come il periodo di maggior affluenza, con una media giornaliera di 46-53 viaggiatori e picchi registrati durante i fine settimana e le festività.

La maggior parte dei passeggeri ha viaggiato in direzione Rijeka-Villa Opicina, confermando l’interesse per il collegamento, nonostante le sue limitazioni operative.

Le ferrovie slovene, pur sospendendo il servizio a causa di lavori infrastrutturali in corso, guardano con ottimismo al futuro.

Miha Butara, direttore di SŽ-Potniški promet, sottolinea il potenziale della linea: «Credo che l’interesse per questo tipo di servizi crescerà ulteriormente con una promozione più mirata e una maggiore sensibilizzazione sul trasporto sostenibile».

Anche sul fronte italiano si apre alla possibilità di un rilancio.

Cristina Amirante, assessore regionale ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia, definisce quella appena conclusa come «una sperimentazione utile per capire dove migliorare».

E aggiunge: «Ora stiamo lavorando con le tre società coinvolte per proporre una nuova fase sperimentale il prossimo anno, una volta terminati i lavori sulla tratta slovena.

Vorremmo rivedere orari e frequenza, così da rendere il servizio più strutturato e consolidato».