Secondo quanto riportato da Il Mattino, il giorno dopo il grave guasto del Frecciargento 8315 di venerdì scorso - partito da Roma Termini alle 15:05 e arrivato a Caserta con ben cinque ore di ritardo - le polemiche non si placano, anzi crescono.

I pendolari continuano a protestare, sia sui gruppi WhatsApp che sui social, puntando il dito contro Trenitalia.

L’azienda, in una nota ufficiale, ha fatto sapere che «per i 481 passeggeri del treno 8315, che hanno subito un disservizio di cui ci scusiamo, Trenitalia ha disposto il rimborso integrale del biglietto, assicurando comunque la continuità del viaggio».

Trenitalia, nella stessa nota ufficiale, ha specificato di aver inviato 3.456 SMS e 424 email, oltre ad aver distribuito 480 bottigliette d’acqua a Cassino, 560 a Caserta e 322 kit con acqua e snack a Foggia. Ma l’amarezza dei pendolari casertani resta forte.

L’unico plauso, sottolinea Il Mattino, è andato agli agenti del commissariato di polizia di Stato di Cassino, che hanno assistito i passeggeri quando il treno è stato trainato fino alla stazione.

Qui, solo verso le 20, i viaggiatori sono stati trasferiti su un Frecciarossa 1000 inviato d’urgenza da Napoli. 

Intanto, le richieste di rimborso si moltiplicano. Chi era a bordo ha già inoltrato la domanda tramite il sito di Trenitalia. Ma tra i pendolari serpeggia il malumore perché non risulterebbe alcun risarcimento in denaro per gli abbonati ma solo punti sul programma Cartafreccia.

La settimana complicata dei trasporti per chi da Caserta viaggia verso Roma sembra chiudersi, ma potrebbe ripetersi: già domani alcuni Regionali per Roma Tiburtina saranno soppressi per lavori, mentre altri fermeranno solo a Roma Tuscolana.

Intanto, ieri, sempre sul Frecciargento 8315 si è registrato un curioso fuori programma: la presenza di un piccione a bordo, che ha suscitato tra i passeggeri momenti di panico... ma anche qualche risata.

Gli ETR 485

Il treno che ha chiesto accudienza è l'ETR 485 n.44, un Pendolino di seconda generazione, ormai considerato datato e prossimo alla dismissione assieme ai precedenti ETR 460/463.

Gli ETR 485, costruiti alla fine degli anni '90 del secolo scorso - l'ETR 485 n.44 nello specifico è del 1998 -, sono stati progressivamente superati dai più moderni ETR 600/610 oggi nel brand Frecciarossa che ne sono i naturali eredi tra i convogli provvisti di assetto variabile.

Il guasto di qualche giorno fa, per quanto un inconveniente tecnico sia fisiologico in un settore complesso come quello ferroviario, evidenzia ancora una volta la necessità di sostituire questi treni con altri più moderni, mandando questi convogli in pensione dopo anni di onoratissima carriera.