Avviato da circa un mese, prosegue a pieno ritmo l’armamento ferroviario della nuova linea AV/AC Brescia-Verona.

L’appalto, da 78 milioni circa, impegna oltre un centinaio di operai specializzati di GCF - Generale Costruzioni Ferroviarie SpA - mandataria del raggruppamento temporaneo d'imprese costituito con CLF, Salcef, Gefer - e della Gefer stessa.

General contractor della maxi opera da 3 miliardi il Consorzio Eni Per l’Alta Velocità Cepav due: “Pressochè ultimate le opere civili – ha annunciato nelle scorse settimane ai media – è stata avviata la fase dell’armamento ferroviario con la stesa del ballast e la realizzazione del binario nella tratta tra Mazzano e Lonato.

La messa in esercizio è prevista entro la fine del 2026”.

Il tracciato ferroviario collega le Regioni Lombardia e Veneto, attraversando tre Province (Brescia, Mantova e Verona) e ben 11 Comuni: Mazzano (BS), Calcinato (BS), Lonato del Garda (BS), Desenzano del Garda (BS), Pozzolengo (BS), Ponti sul Mincio (MN), Peschiera del Garda (VR), Castelnuovo del Garda (VR), Sona (VR), Sommacampagna (VR), Verona.

Con uno sviluppo di circa 48 km (45, 4 km di linea AV/AC e oltre 2 km di interconnessioni) per lo più affianca le infrastrutture esistenti: 30 km in parallelo all’autostrada A4 e 8 km circa in allineamento alla linea ferroviaria ordinaria Milano-Venezia.

Prende il via dal comune di Mazzano fino a raggiungere Verona e la nuova interconnessione di Verona Merci.

Rilevati (23,4 km), viadotti (0,9km), gallerie artificiali (10,2 km) e naturali (6,6 km), trincee (6,5 km) realizzate in fase costruttiva del tracciato, così come un concomitante, importante impegno sul piano della viabilità stradale (18,5 km di strade; 15 i cavalcavia e 9 i sottovia realizzati) ne hanno assicurato una pendenza massima del 12%.

I Lavori di Armamento

Spettacolari e visibili dalla contigua Tangenziale Sud i lavori condotti da GCF (Direttore tecnico Valter Monacelli, Capocantiere GCF Francesco Catapano, Capocantiere GEFER Moreno Andreoli).

Tra Mazzano e Lonato impegnano il moderno Sorema TR45, treno di costruzione di nuova generazione che, entrato recentemente tra le ammiraglie della flotta GCF, è in grado di costruire fino a 450 mt di binario all’ora, permettendo di ottemperare "in scioltezza" all'impegno di produzione di un chilometro di linea al giorno.

Ad oggi sono 20 i km di binario realizzato: 16 sul lato Mazzano, 4 a partire dal lato opposto, a Verona.

Ai confini tra Mazzano e Ponte San Marco il principale cantiere di base – anch’esso visibile transitando lungo la vicina Tangenziale - allestito per lo stoccaggio di una quantità monumentale di materiali necessari all’armamento.

380.000 tonnellate di ballast (il manto di pietrisco impiegato per assicurare la stabilità della struttura ferroviaria ed il drenaggio dell’acqua), 158.000 traverse in CAP (cemento armato precompresso) realizzate da Wegh Group, 53 deviatoi (scambi ferroviari) e ben 11.500 tonnellate di rotaie da 108 mt realizzate a Piombino dalla JSW Steel: in totale 185.000 m necessari per la realizzazione dei due binari da 45 km.

Un analogo, secondo cantiere è stato predisposto a Sommacampagna, dall'altro capo della linea, vicino a Verona, per permettere un più agevole rifornimento e avanzamento dei lavori anche da est verso ovest.

Qui trovano ricovero anche i mezzi ad alta efficienza impiegati: il potente treno di costruzione Sorema TR 45, la saldatrice strada-rotaia Vaiacar SparkRail, le tre rincalzatrici Plasser 09-3X Dynamic e Plasser 09/32/4S e le 4 profilatrici (2 Matisa R21L e 2 Sorema PS 2015) impiegate per lavorare la massicciata, oltre, ovviamente, a sei caricatori, 21 carri pianali per rotaie e traverse e carri pietrisco e, infine, i sei locomotori (Deutz 216 2000, Krauss Maffei D220, Ipe G 1001) impiegati dal cantiere.

La nuova linea AV/AC a doppio binario a scartamento ordinario da 1 435 mm, con interasse tra i binari pari a 4,5 m sarà alimentata a corrente continua 3 kV e dotata di segnalamento ferroviario ERTMS/ETCS Livello 2 a garanzia dell’interoperabilità con le linee ferroviarie europee.

Fino a 250 km/h la velocità di progetto.

Il tracciato in Dettaglio

Dall’inizio del percorso a Mazzano, in provincia di Brescia, la nuova ferrovia si separa, con un nuovo bivio, dalla linea ferroviaria convenzionale Milano – Venezia, affiancandola per circa 2 km.

Segue successivamente il tratto in parallelo a nord dell’autostrada A4 Milano – Venezia in corrispondenza del viadotto Chiese, che sovrappassa il fiume stesso, nel comune di Calcinato (BS).

La linea ferroviaria AV/AC prosegue poi verso Verona incontrando, dopo un tratto di rilevati, il sistema di gallerie di Lonato che permette di sottopassare l’autostrada A4 e portare il tracciato, terminata la galleria, a piano campagna, in affiancamento a sud dell’autostrada A4.

Proseguendo in rilevato nelle zone di Desenzano e Pozzolengo, superato il confine regionale, nel comune di Peschiera del Garda, la linea AV/AC incontra un sistema di gallerie e un viadotto che attraversa il fiume Mincio e, successivamente, percorre, in comune di Castelnuovo del Garda, tratti in galleria artificiale, in trincea e in rilevato.

Il tracciato, dopo aver incontrato la galleria che sottopassa l’autostrada A4 nel comune di Sona (VR), risale a piano campagna ponendosi a nord dell’autostrada.

Negli ultimi chilometri il tracciato dell’AV/AC corre in comune di Sommacampagna, parallelamente alla linea ferroviaria convenzionale Milano – Venezia, sino a giungere al bivio di Verona Ovest e connettersi alla linea ferroviaria convenzionale.