La nuova linea ferroviaria di pianura tra Fiume e Zagabria ha ottenuto nei giorni scorsi il via libera ambientale per l’intero tracciato, sbloccando uno dei passaggi più delicati verso la realizzazione di quella che in Croazia viene già definita “l’opera del secolo”.

La doppia approvazione, arrivata a maggio e settembre 2025 per i due tratti principali (Karlovac–Oštarije/Skradnik e Skradnik–Krasica–Tijani), consente ora di accelerare con i progetti esecutivi e l’ottenimento dei permessi di costruzione.

Il nuovo collegamento si svilupperà su 111 chilometri complessivi, con una linea a doppio binario per traffico misto progettata per velocità fino a 160 km/h. Sono previste cinque stazioni ferroviarie e un deposito, 17 viadotti per circa 10 chilometri e 14 gallerie che insieme raggiungeranno i 57 chilometri.

Le più complesse saranno le due gallerie Kapela, rispettivamente di 10 e 15 chilometri, che attraverseranno i rilievi montuosi della Velika e della Mala Kapela.

Il costo per la sola progettazione preliminare supera i 4,5 milioni di euro, suddivisi tra le due tratte già affidate a consorzi di aziende specializzate. I tempi di consegna della documentazione tecnica sono fissati tra febbraio e novembre 2026.

Quanto all’avvio dei lavori, HŽ Infrastruktura (gestore della rete in Croazia) stima uno scenario ottimistico con completamento entro il 2032, mentre la previsione più realistica fissa la conclusione al 2036.

Il progetto ha un peso cruciale per il porto di Fiume. Secondo uno studio della Facoltà di Economia di Osijek e della Facoltà di Scienze Marittime di Rijeka, la linea è condizione necessaria per lo sviluppo dello scalo.

Se completata entro il 2035, l’infrastruttura potrebbe generare per l’economia croata un impatto di 2,5 miliardi di euro entro il 2040. In caso di anticipo al 2032, l’effetto stimato salirebbe a 3,3 miliardi di euro e circa 8.600 nuovi posti di lavoro, quintuplicando le ricadute economiche legate al porto rispetto ai livelli attuali.

La distanza ridotta di 56 chilometri e i tempi di percorrenza più rapidi rafforzerebbero il ruolo di Fiume – che ha appena inaugurato un nuovo terminal container – come porta d’ingresso adriatica per i traffici internazionali, consolidando al tempo stesso la connessione logistica della Croazia con l’Europa centrale.

Fonte AdriaPorts