Dopo due mesi di stop ha riaperto la linea Bari–Taranto, rimasta chiusa a luglio e agosto per lavori di potenziamento che hanno messo a dura prova i pendolari.

Ma la tregua dura poco: dal 1° ottobre verrà sospeso il Frecciarossa Taranto–Roma (via Potenza), ufficialmente per interventi sulla linea tirrenica. Un servizio che, però, secondo La Gazzetta del Mezzogiorno, rischia di non tornare più.

La chiusura della Bari–Taranto era scattata il 1° luglio per consentire lavori preliminari all’attivazione del sistema di controllo ERTMS tra Bari Parco Nord e Gioia del Colle, il miglioramento dell’accessibilità della stazione di Acquaviva e il rinnovo dell’armamento tra Gioia del Colle e Grottalupara.

Ulteriori limitazioni sono previste dal 15 settembre al 13 dicembre, con la circolazione a binario unico tra Acquaviva e Gioia, sempre per l’installazione dell’ERTMS, con conseguenti modifiche ai Regionali.

Il nuovo fronte critico riguarda però la linea Battipaglia–Potenza–Taranto, anch’essa interessata da cantieri per la velocizzazione e l’adeguamento tecnologico. Per questo, dal 1° ottobre, la Freccia da Taranto a Roma sarà limitata a Salerno per “lavori di potenziamento”.

Chi da Taranto vorrà raggiungere la Capitale dovrà quindi spostarsi prima a Bari o Potenza con un Regionale e, nel secondo caso, proseguire in bus fino a Napoli. L’unico collegamento diretto resterà l’Intercity, che percorre la tratta Potenza–Battipaglia senza interruzioni ma impiega 6 ore e 39 minuti, ben più delle 4 ore e 40 del Frecciarossa.

Dietro la sospensione, spiegano alcune fonti, ci sarebbe anche la scadenza dell’accordo tra Trenitalia e Regione Basilicata, in vigore fino a dicembre, che finanzia l’estensione del treno AV Salerno–Torino fino a Potenza e poi a Taranto. Con la fine del contributo pubblico, anche il collegamento veloce rischia di sparire.

«Siamo molto preoccupati – dichiarano Gennaro Fiorentino, segretario regionale alla mobilità, e Francesco Zotti, segretario della Filt Cgil di Taranto –. I lavori sono indispensabili per avere infrastrutture più sicure ed efficienti, ma non si può isolare un territorio che già soffre di spopolamento: negli ultimi dieci anni Taranto ha perso quasi il 16% dei giovani tra i 15 e i 34 anni.

E tutto questo alla vigilia di un evento cruciale come i Giochi del Mediterraneo. Chiediamo che Regione Puglia e Trenitalia trovino soluzioni adeguate per garantire la mobilità».