Il 2024 si è rivelato un anno particolarmente complesso per ČD Cargo, in linea con la crisi che ha colpito l’intero trasporto merci ferroviario europeo.

Il vettore ceco ha chiuso l’anno con un volume di trasporto sceso a 56,7 milioni di tonnellate, penalizzato soprattutto dal crollo del traffico interno.

La progressiva riduzione del trasporto di lignite verso le centrali elettriche, la crisi della siderurgia con il calo produttivo di Liberty Ostrava e la flessione della domanda di trasporto legname hanno pesato in modo determinante.

Per reagire al mutato scenario, l’azienda ha avviato un profondo piano di ristrutturazione: riduzione della flotta di carri e locomotive, tagli al personale e revisione del servizio di carri isolati, considerato non più sostenibile nei nuovi equilibri di mercato.

«Stiamo adeguando la nostra capacità alla nuova realtà per garantire la sostenibilità futura», ha dichiarato Tomáš Tóth, presidente del consiglio di amministrazione.

Il bilancio 2024 segna una perdita di 945 milioni di corone ceche (circa 38 milioni di euro), cifra appesantita dalle spese per il ridimensionamento in corso, tra cui le indennità di licenziamento e la rivalutazione contabile del materiale rotabile in esubero.

Operazioni straordinarie che, secondo l’azienda, puntano a rafforzare la gestione trasparente e a porre le basi per un rilancio strutturato nel lungo periodo.