La Commissione europea ha deciso di deferire l’Ungheria alla Corte di giustizia dell’Unione europea per la mancata istituzione di un’autorità di regolazione indipendente nel settore ferroviario.
Secondo Bruxelles, Budapest viola la normativa Ue sull’area unica europea delle ferrovie, che impone la creazione di un organismo in grado di agire autonomamente per garantire una gestione imparziale della circolazione dei treni.
Nel pacchetto di infrazioni di maggio, l’esecutivo comunitario ha rilevato che l’organo di vigilanza esiste sì, ma come dipartimento interno al ministero dell’Edilizia e dei Trasporti, dunque sotto il diretto controllo del governo.
Una configurazione che contrasta con i requisiti di indipendenza stabiliti dalla direttiva europea.
La procedura d’infrazione contro l’Ungheria era stata avviata nel luglio 2021, con un primo richiamo formale.
Una seconda sollecitazione era arrivata nel novembre 2023, ma l’assenza di adeguamenti da parte del governo ungherese ha ora spinto Bruxelles ad affidare la questione ai giudici di Lussemburgo.