È stato riaperto all’interno del Parco ferroviario di via Pompeo, il Museo delle Ferrovie della Sardegna, uno spazio espositivo interamente dedicato alla storia delle linee ferroviarie secondarie dell’Isola.

La cerimonia, organizzata da ARST – la principale azienda di trasporto pubblico locale in Sardegna – ha visto la partecipazione delle massime autorità regionali e locali.

La riapertura del museo, che occupa una superficie di circa 1.000 metri quadrati, arriva a meno di un anno dalle celebrazioni per i 50 anni dalla nascita di ARST.

Inaugurata per la prima volta nel 1996 con il sostegno dell’allora ESIT (Ente Sardo Industrie Turistiche), la struttura custodisce materiali, documenti, reperti storici e rotabili che raccontano oltre un secolo di trasporti sull’Isola.

Presenti alla cerimonia l’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca, in rappresentanza della presidente della Regione Alessandra Todde; il capo di gabinetto Pierpaolo Fois, per conto dell’assessore agli Enti Locali Francesco Spanedda, finanziatore dell’intervento; l’assessora alla Cultura Ilaria Portas, il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, il sindaco di Monserrato Tomaso Antonio Locci, l’amministratore unico di ARST Roberto Neroni e il direttore centrale Carlo Poledrini.

“Questo evento segna un traguardo importante – ha dichiarato Neroni – perché permette di restituire al pubblico un pezzo fondamentale della storia del trasporto pubblico in Sardegna, partendo dalla ferrovia, che ha segnato lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori.”

Neroni ha ricordato anche i passaggi chiave della storia dell’azienda: “Il 20 giugno 1974 veniva istituita l’ARST con una legge regionale che ne riconosceva il ruolo centrale nelle politiche dei trasporti. Un ruolo rafforzato nel 2008, con il trasferimento delle competenze sulle ex ferrovie concesse dallo Stato alla Regione.”

L’assessora Barbara Manca ha sottolineato il valore culturale dell’iniziativa: “La riapertura del Museo non è solo un atto simbolico, ma un modo per ricollegarsi a un’identità collettiva. Le ferrovie hanno unito paesi, storie e persone. Anche la letteratura, come nel caso di David Herbert Lawrence, ha saputo cogliere il fascino di quei binari che attraversano la Sardegna.”

Il direttore Poledrini ha descritto il museo come una vera e propria “scatola del tempo”, capace di custodire competenze, oggetti, progetti e documenti che raccontano l’evoluzione del trasporto ferroviario e la sua influenza sul paesaggio e sulla cultura isolana.

L’intervento rientra in una più ampia strategia di valorizzazione del patrimonio storico e infrastrutturale promossa dalla Regione.

Come ricorda la missione aziendale, ARST punta a contribuire allo sviluppo sostenibile della Sardegna, migliorando costantemente i servizi di mobilità collettiva. Ora, cittadini e turisti potranno scoprire anche questo importante tassello della memoria ferroviaria sarda.