Con i nuovi treni Firema ancora lontani dall’arrivo, la Regione Lazio starebbe valutando una soluzione alternativa: acquistare i convogli Hitachi destinati alla linea B della metropolitana di Roma.
L'indiscrezione viene rilanciata oggi da Roma Today.
Questi treni, già consegnati in parte ma non ancora in servizio, potrebbero essere utilizzati per fronteggiare la carenza di materiale rotabile sulle linee regionali Metromare e Roma Nord.
La vicenda nasce dal caso dei “treni fantasma”: nel 2018 la Regione aveva affidato alla Titagarh Firema la fornitura di 38 convogli, 20 per la Metromare e 18 per la Roma Nord, che sarebbero dovuti entrare in servizio nel 2023. Nessun treno, però, è mai stato prodotto e sono emerse irregolarità nelle fideiussioni, con un rischio di danno da 56 milioni di euro. Nonostante nuove garanzie presentate ad aprile, i convogli non si sono ancora visti.
Già a febbraio l’assessore Fabrizio Ghera aveva ipotizzato l’acquisto da Atac di alcuni convogli MA300 della metro, ma l’operazione è complicata poiché anche l’azienda capitolina necessita di tutti i propri mezzi.
Di fronte all’impasse, la Regione avrebbe aperto un tavolo tecnico con Campidoglio e Anac per capire se sia possibile rilevare parte dei 36 treni Hitachi acquistati da Roma Capitale con fondi ministeriali e giubilari. Finora ne sono stati consegnati solo due, entrambi in collaudo con un terzo atteso a fine mese.
L’operazione, però, presenta ostacoli burocratici e tecnici: i treni sono stati acquistati con fondi vincolati alla metro B e richiederebbero adattamenti per circolare sulle linee regionali. Inoltre, Roma ha urgente bisogno di rinnovare la propria flotta e cedere questi mezzi potrebbe rallentare la modernizzazione della metro.
Nel frattempo, la Regione e Astral hanno avviato interventi come nuove stazioni, ammodernamenti e una gara per la manutenzione quadriennale, ma senza nuovi treni questi sforzi rischiano di essere inutili, lasciando pendolari e territori in una situazione critica.