Avanza con decisione il progetto di recupero e valorizzazione dello scalo ferroviario di Lamezia Terme, con l’obiettivo di ripristinare il ruolo strategico del trasporto merci.

Un aggiornamento sullo stato dell’iniziativa è arrivato in occasione della visita del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, accompagnato per un sopralluogo su binari e banchine da Matteo Colamussi, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani.

«La vista del ministro – ha esordito Colamussi – è una chiara testimonianza dell’attenzione non solo degli esponenti politici ma soprattutto del governo verso questo progetto, che tiene a una parte del Sud e che per anni era dormiente ed è stato riattivato. 

Oggi, grazie all’intervento e all’attenzione del ministro Salvini, il progetto può finalmente prendere forma attraverso un accordo interistituzionale.

Il ruolo di Lamezia – ha proseguito il manager di FS – può diventare importante: parliamo infatti di una funzione sistemica in relazione all’interesse già mostrato da dieci operatori, già presenti attivi nell’area e ad una prospettiva di sviluppo che non può prescindere dalla sostenibilità del trasporto su merci, in alternativa al trasporto su gomma.

Ci sono davvero le condizioni per costruire questo progetto con un investimento la cui disponibilità è già stata data dal ministro: già dalla prossima settimana sono stato convocato per presentare un progetto che verrà valutato e, sicuramente, prenderà forma nei prossimi mesi».

Lamezia snodo logistico

Colamussi ha poi sottolineato che «l’attenzione mostrata dal Gruppo Ferrovie dello Stato – come indicato nella mission affidata all’ingegner Donnarumma dal ministro Salvini – è rivolta innanzitutto alla sostenibilità ambientale.

In questo caso, si guarda alla funzionalità: oggi diamo un supporto serio e autentico a tutti coloro che desiderano fare impresa nel Sud.

Voglio ricordare, anche da meridionale, che uno dei principali ostacoli alla crescita economica della nostra area è proprio legato alla logistica e al trasporto delle merci.

Attualmente ci sono già dodici corse giornaliere operate da Mercitalia, che garantiscono il collegamento merci.

Ci sono tredici binari, di cui tre già abbastanza estesi e dotati di banchine.

Questo dimostra che ci siano tutte le condizioni, grazie – ribadiscono – all’impegno del ministro, per avviare un progetto che supporti non solo l’economia, ma l’intero tessuto cittadino.

Questa di Lamezia – ha sostenuto ancora l’Ad di FS Sistemi Urbani – può diventare una porta sia di collegamento sul Tirreno dalla Sicilia e il resto del territorio, sia di collegamento con Marcianise, che tende a diventare uno snodo strategico per la logistica nel Sud.

Questo snodo retroporto può essere fondamentale, non solo per il collegamento fisico, ma anche come leva per la crescita del tessuto economico locale, che può svilupparsi solo facilitando il trasporto delle merci. Il trasporto ferroviario costa meno, riduce l’inquinamento e contribuisce agli obiettivi di decarbonizzazione, tutte questioni all’attenzione del governo.

Finalmente, il Gruppo Ferrovie dello Stato recepisce all’unisono le strategie del governo. Questo intervento – ha concluso Colamussi – ha tutte le potenzialità per diventare fondamentale sia dal punto di vista trasportistico che infrastrutturale».