Viaggio a dir poco avventuroso quello dell’ICN 1962 da Siracusa a Milano Centrale nella notte tra il 18 e il 19 settembre.

Il convoglio, partito regolarmente il giorno 18 con due E.464 in unità multipla simmetrica, ha iniziato a manifestare problemi già nella prima parte del viaggio, con il locomotore titolare che ha richiesto più volte interventi di accudienza.

La situazione è peggiorata al punto che, nei pressi di Campoleone, si è reso necessario richiedere una locomotiva di soccorso.

Secondo le informazioni raccolte, il treno è stato quindi trainato fino a Roma Termini, dove i passeggeri sono stati fatti scendere e riprotetti su altri convogli più veloci, evitando così ritardi significativi per la clientela.

Nel frattempo, l’ICN 1962, ormai vuoto, è stato preso in carico dalla E.402B.124 in livrea XMPR per il trasferimento verso Milano via Tirrenica.

Non tutto deve essere però andato come previsto. Durante una sosta a Roma Ostiense, infatti, uno dei locomotori originari, la E.464.313, mostrava evidenti tracce di polvere estinguente su un carrello, indizio che lascia supporre un possibile principio d’incendio.

Il trasferimento verso il capoluogo lombardo si è così trasformato in un calvario a passo d’uomo: per dare un’idea, il transito a Grosseto è avvenuto intorno alle 13:30, a fronte di un orario previsto poco dopo le 4 del mattino, con un ritardo accumulato di circa 560 minuti.

Episodi di questo tipo, pur rari, rientrano nella normale complessità dell’esercizio ferroviario.

Per i viaggiatori, fortunatamente, l’inconveniente si è tradotto in un’esperienza alternativa ma non particolarmente traumatica: essendo stati riprotetti su treni più veloci, molti di loro dovrebbero essere giunti a destinazione con ritardi contenuti rispetto alla tabella di marcia originaria.