
Dopo oltre trent’anni di dominio incontrastato, si avvicina la fine del monopolio di Eurostar sulla rotta ferroviaria ad alta velocità che attraversa il tunnel sotto la Manica, collegando l’Inghilterra al continente europeo.
A partire dal 2030, infatti, Virgin Trains potrà operare servizi concorrenti, con treni diretti da Londra a Parigi, Bruxelles e Amsterdam.
L’Office of Rail and Road (Orr), l’autorità di regolamentazione delle ferrovie britanniche, ha dato il via libera alla compagnia fondata da Richard Branson per l’utilizzo del deposito di Temple Mills, a Leyton, nell’Est di Londra. Si tratta di un passo cruciale, poiché è l’unico deposito situato sulla linea ad alta velocità che conduce al tunnel sotto la Manica.
Virgin ha annunciato un investimento di 700 milioni di sterline e la creazione di 400 nuovi posti di lavoro.
«La decisione dell’Orr è quella giusta – ha commentato Branson –. È tempo di porre fine a un monopolio trentennale e portare un po’ della magia Virgin anche sotto la Manica, offrendo ai viaggiatori la possibilità di scegliere».
Nonostante l’autorizzazione, la compagnia dovrà ottenere ulteriori permessi prima di avviare i propri servizi.
«Servirà ancora tempo prima che i treni Virgin diventino operativi – ha spiegato Martin Jones, vice direttore dell’Orr – ma vogliamo dare ai consumatori una vera scelta e favorire la concorrenza».

Oltre a Virgin, l’Orr ha esaminato anche le proposte di Trenitalia, della start-up spagnola Evolyn e della joint venture tra Gemini Trains e Uber, ma solo il gruppo britannico ha ottenuto l’autorizzazione. Trenitalia è stata esclusa perché aveva proposto un unico collegamento Londra–Parigi, giudicato «di minore beneficio per i passeggeri».
Eurostar, nel frattempo, è da tempo criticata per prezzi elevati e frequenti ritardi, e la sua posizione di monopolio appare sempre più difficile da sostenere, anche perché il tunnel sotto la Manica è utilizzato solo al 50% della sua capacità.
Per rispondere alla crescita della domanda, Eurostar ha annunciato l’introduzione di nuovi treni a due piani, forniti da Alstom con una commessa da 2 miliardi di euro. I nuovi convogli permetteranno di aumentare la capacità e di estendere i collegamenti fino a Ginevra e Francoforte.
Virgin, dal canto suo, punta a un’espansione analoga: oltre alle rotte principali verso Parigi, Bruxelles e Amsterdam, la compagnia mira a servire altre città in Francia, Germania e Svizzera.
Per Branson si tratta di un ritorno nel mondo ferroviario: Virgin Trains ha gestito per 22 anni la rete che collega Londra Euston alla Scozia via Birmingham e Manchester, fino alla scadenza del contratto nel 2019.
Fonte Il Sole 24 Ore
 
      	
          