Ansfisa ha ufficialmente rilasciato il nulla osta tecnico ai fini della sicurezza, autorizzando l’apertura al pubblico esercizio del collegamento filoviario tra Pescara e Montesilvano.
Si conclude così un articolato iter tecnico-amministrativo che ha visto coinvolti Regione Abruzzo, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ansfisa e la società di trasporto TUA.
Il via libera consente l’immissione in servizio dei primi sei filobus elettrici VanHool, confermando l’idoneità dell’infrastruttura e dei mezzi, verificata dalla commissione preposta attraverso rigorosi test funzionali.
Determinante per l’avanzamento del progetto è stata l’esperienza maturata da TUA con la linea sperimentale “La Verde”, operata con autobus elettrici.
Questo banco di prova ha permesso all’azienda di consolidare il know-how tecnico, gestionale e manutentivo necessario alla gestione della trazione elettrica, agevolando così il passaggio alla tecnologia filoviaria in modo efficiente e affidabile.
“L’esperienza diretta con La Verde è stata un acceleratore strategico – ha affermato il Presidente di TUA, Gabriele De Angelis – e ci ha permesso di costruire una solida filiera interna di competenze, oggi fondamentali per affrontare con fiducia questa nuova sfida della filovia.”
“Il collegamento filoviario tra Pescara e Montesilvano – ha aggiunto De Angelis – si inserisce in un sistema di mobilità già ben radicato, pronto a evolversi in chiave intermodale e sostenibile, con benefici concreti per l’ambiente e l’utenza.”
Prima dell’avvio ufficiale del servizio, è previsto un periodo di pre-esercizio della durata di 20 giorni, durante il quale verrà testato il funzionamento dell’intero impianto. Al termine di questa fase, la Regione Abruzzo potrà concedere l’autorizzazione definitiva per l’apertura al pubblico esercizio.
Il nuovo collegamento, che unisce Pescara e Montesilvano attraverso tratti in bifilare e marcia autonoma alimentata a batterie, segna un passo decisivo verso una mobilità elettrica moderna, integrata e sostenibile, con ricadute positive anche sulle reti di trasporto extraurbano esistenti.