Potrebbe non essere definitiva la chiusura della stazione ferroviaria di Salone, nella periferia est della Capitale.

Nei giorni scorsi, infatti, Trenitalia ha annunciato lo stop alle fermate dei treni regionali della linea FL2 per “motivi di ordine pubblico”, decisione che ha innescato dure proteste da parte dei residenti dei quartieri limitrofi, in particolare Settecamini e Case Rosse.

Un servizio poco utilizzato e segnato dal degrado

A motivare la scelta di Trenitalia, condivisa con la Regione Lazio, ci sarebbero i continui atti vandalici registrati nell’area e la scarsa affluenza di passeggeri: secondo i dati trasmessi alla Regione, sono circa 60 al giorno gli utenti che utilizzavano la stazione di Salone.

Troppo pochi, secondo l’azienda, per giustificare il mantenimento del servizio in quelle condizioni.

Un elemento critico è anche la vicinanza del campo rom di via Salone, la cui presenza – secondo quanto riferito – avrebbe contribuito a una percezione diffusa di insicurezza da parte dei pendolari. Il parcheggio, isolato e poco sorvegliato, disincentiverebbe ulteriormente l’utilizzo dello scalo.

Contatti tra Regione, Comune e Trenitalia: si cerca una soluzione

Tuttavia, nella serata di martedì 22 luglio, l’assessore regionale ai Trasporti, Fabrizio Ghera, ha avviato un confronto telefonico con i comitati di quartiere e Trenitalia.

L’obiettivo è quello di riattivare parzialmente il servizio a partire da settembre, ma solo dopo aver messo in sicurezza l’infrastruttura e coinvolto il Comune di Roma in un piano condiviso.

Proprio per questo, la Regione intende convocare un tavolo tecnico con il Campidoglio per affrontare le criticità della zona, a partire dal campo rom dove, secondo l’Associazione 21 luglio, vivrebbero ancora circa 180 persone.

Ipotesi riapertura parziale e più trasporti pubblici

Una delle ipotesi allo studio prevede la reintroduzione di alcune fermate a Salone – probabilmente due treni al giorno – da metà settembre, in via sperimentale.

In parallelo, la Regione starebbe valutando, insieme ad Atac, un potenziamento del trasporto pubblico locale per rendere la stazione più facilmente raggiungibile anche senza automobile.

Il futuro dello scalo resta incerto

La riattivazione della stazione, dunque, dipenderà dall’esito del tavolo tecnico e dai successivi interventi di riqualificazione e sicurezza. Se i numeri dei passeggeri dovessero restare bassi, la chiusura definitiva della stazione di Salone potrebbe tornare ad essere un’opzione concreta.