La stazione ferroviaria di Novoli sarà presto trasformata in un hub intermodale, grazie a un intervento di riqualificazione dal valore complessivo di circa 7,5 milioni di euro, finanziato da Ferrovie del Sud Est con fondi del PNRR.

Il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio di interscambio e una serie di opere mirate a facilitare il passaggio dal treno ad altri mezzi di trasporto, pubblici e privati.

I lavori, appena avviati, rientrano in un più ampio piano di riqualificazione che coinvolge altre stazioni della rete FSE in Puglia, tra cui Castellana Grotte, Noicattaro, Otranto, Ceglie Messapica, Casarano, Gallipoli, Manduria, Maglie, Tricase e Alberobello.

Nel dettaglio, l’intervento a Novoli prevede il restauro della facciata della stazione, il rinnovo della sala d’attesa e dei servizi igienici, la riqualificazione del piazzale esterno con nuova illuminazione, aree verdi e una corsia “kiss & ride” per le soste brevi. Sarà inoltre riorganizzata la viabilità per migliorare l’accesso ai diversi mezzi di trasporto.

Grande attenzione è riservata all’accessibilità: saranno eliminati gli ostacoli architettonici, innalzati i marciapiedi e introdotti percorsi tattili per ipovedenti, corredati da mappe tattili.

In fase di realizzazione anche un nuovo sottopasso ciclopedonale dotato di rampe e scale, che collegherà i binari.

Previsto inoltre un nuovo marciapiede coperto in corrispondenza del binario 2, mentre la pensilina del binario 1 sarà completamente riqualificata.

A dare ufficialmente il via al cantiere è stato un sopralluogo cui hanno partecipato l’assessora regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Debora Ciliento, il sindaco di Novoli Marco De Luca e l’amministratore delegato di Ferrovie del Sud Est, Giorgio Botti.

«Il sopralluogo ci ha permesso di toccare con mano l’avvio dei lavori e di comprenderne l’impatto concreto sul territorio», ha dichiarato l’assessora Ciliento. «La nuova stazione sarà moderna, sicura, sostenibile e accessibile: un’infrastruttura fondamentale per il futuro della mobilità in questa parte della Puglia».