È previsto per oggi l'inoltro della D.445.1056 giunta qualche giorno fa a Verona alle Officine di Rimini.
Qui questa locomotiva, finora impreziosita dalla livrea Intercity Giorno adottata per trainare i treni "veloci" sulla costa jonica, dovrebbe cambiare schema per essere utilizzata alla testa dei treni storici, assumendo quella mai avuta in Isabella e Verde Magnolia.
L'occasione è buona per fare il punto su queste locomotive che ormai ci stanno lasciando e a breve rischiano di essere solo un ricordo, peraltro sbiadito vista la cromia, alla testa di treni storici o turistici.
Allo stato attuale, secondo i nostri database che non sono in alcun modo di ritenersi ufficiali, sarebbero ancora fisicamente esistenti 102 unità su 150 con 48 che sarebbero già passate per la fiamma ossidrica.
C'è poco da stare allegri, tuttavia, visto che di queste 102, ben 28 sarebbero accantonate con destino incerto.
Quelle in asset a Fondazione FS Italiane sarebbero 13, tutte con la livrea Isabella e Verde Magnolia.
Solo tre di queste, tuttavia, la hanno vestita per davvero durante la loro storia nelle Ferrovie dello Stato, le tre appartenenti alla prima serie.
Per quanto riguarda le macchine ancora esistenti una sola sarebbe ancora in livrea Intercity Giorno, la D.445.1086 di Reggio Calabria, ovviamente non più utilizzata per i treni "veloci" sulla fascia jonica ormai appannaggio degli HybridCity.
Il resto sarebbe XMPR, ad eccezione di 4 unità che sarebbero parimenti in livrea Isabella e Verde Magnolia pur non risultandoci in asset a Fondazione FS, fortunatamente tutte della prima serie.
Nei prossimi mesi, con l'arrivo di altri "Blues", è lecito pensare che ulteriori D.445 saranno inviate alla demolizione per fare spazio nei depositi a materiali più nuovi e performanti.
La speranza è che la Fondazione FS Italiane si decida, prima o poi, di ripristinare su qualche esemplare la livrea "Navetta", soprattutto ora che la Fondazione stessa ha palesato l'idea di salvare vetture del parco regionale come le carrozze per Medie Distanze.